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213 DEPUTATI VOGLIONO CAMBIARE LA 281

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La Commissione Affari Sociali ha iniziato ieri l’esame di un progetto di legge diretto ad apportare modifiche e integrazioni alle legge 14 agosto 1991, n. 281 ( Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo). La pdl è stata sottoscritta da 213 deputati di tutti gli schieramenti e ieri è stata presentata dalla relatrice On Fiorella Ceccacci Rubino (FI). Sarebbero 900.000 gli animali liberi sul territorio italiano - cani randagi, vaganti ed inselvatichiti, “con preoccupanti conseguenze sulla incolumità pubblica”, ha esordito la relatrice. Il randagismo – ha detto- crea problemi non solo di coscienza, ma anche economici a cui sono chiamati a rispondere gli enti preposti. Con questo progetto di legge si rende necessaria, a 15 anni dalla sua emanazione, una revisione della legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo “ per meglio integrare quelle parti su cui sono state riscontrate le maggiori carenze interpretative ed applicative”. L'obbligo del rilascio di un documento d'identità del cane al proprietario rappresenta un aspetto innovativo “che favorirà i controlli, perché potrà essere richiesto di esibirlo; chi ne sarà momentaneamente sprovvisto dovrà recarsi in sede di comando dei vigili urbani. Il meccanismo, che porrà rimedio alla scarsa applicazione delle anagrafi, finora avvenuta nella quasi totale assenza di controlli in merito, renderà difficile per qualsiasi proprietario decidere di non iscrivere all'anagrafe canina il proprio cane, visto che la possibilità di incappare in controlli sarà maggiore”. Rilevato poi che il problema dell'abbandono degli animali, poi, è fortemente correlato a quello delle cucciolate indesiderate e, quindi, all'importante capitolo di più efficaci campagne di sterilizzazione, la relatrice ha fatto presente che, “nonostante possa sembrare una prevaricazione sulla natura dell'animale, la sterilizzazione costituisce un fattore importantissimo per la prevenzione del randagismo. Nella maggior parte dei casi, infatti, il destino delle cucciolate indesiderate è la soppressione, l'abbandono o cattivi affidi”. La lettera b) del comma 1 dell'articolo 1 dispone che: «il Ministro dell'economia e delle finanze, con proprio decreto, da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, determina l'ammontare delle spese detraibili per le spese veterinarie, sostenute dai proprietari, ivi comprese quelle per la sterilizzazione chirurgica, per l'identificazione mediante microprocessore e per l'iscrizione all'anagrafe canina».