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IL DECRETO BERSANI E’ LEGGE DELLO STATO

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Il Ministro per lo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, ha ottenuto la conversione in legge dello Stato del “suo” decreto per il rilancio economico e sociale. La Legge, con le modifiche apportate in Parlamento, è in vigore dal 12 agosto. Le nuove regole dei servizi professionali sono elencate all’articolo 2 (Disposizioni urgenti per la tutela della concorrenza nel settore dei servizi professionali) e riguardano tariffe, pubblicità, società tra professionisti e adeguamento della deontologia. L’ambito di applicazione riguarda solo la libera professione e non le prestazioni rese nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale o in regime di convenzione con il SSN. TARIFFE Rispetto alla prima versione, che vietava la “fissazione” delle tariffe minime, il testo di legge approvato in via definitiva dal Parlamento ne vieta l’obbligatorietà: sono, infatti, abrogate le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono l'obbligatorieta' di tariffe fisse o minime, ma non è più vietato fissare tariffe con valore di riferimento. Al contrario, in caso di contenzioso con il cliente “ il giudice provvede alla liquidazione delle spese di giudizio e dei compensi professionali- in caso di liquidazione giudiziale e di gratuito patrocinio- sulla base della tariffa professionale”. Inoltre, “ nelle procedure ad evidenza pubblica, le stazioni appaltanti possono utilizzare le tariffe- ove motivatamente ritenute adeguate- quale criterio o base di riferimento per la determinazione dei compensi per attivita' professionali”. Ammesse anche le tariffe massime- eventualmente stabilite dagli ordinamenti- quando “ prefissate in via generale a tutela degli utenti”. E’ invece rimasto nel testo definitivo di conversione in legge del Decreto Bersani il cosiddetto “patto di quota lite”: non si potrà vietare ai professionisti e ai clienti di “ pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti”. PUBBLICITA’ La vera novità per le professioni sanitarie sta nella possibilità di pubblicizzare il prezzo delle prestazioni, benché l’Ordine professionale sia ancora chiamato a compiti di vigilanza. Non si può, infatti, vietare al professionista di “ svolgere pubblicita' informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonche' il prezzo e i costi complessivi delle prestazioni secondo criteri di trasparenza e veridicita' del messaggio il cui rispetto e' verificato dall'ordine” . SOCIETA’ Non si può vietare ai professionisti di “ fornire all'utenza servizi professionali di tipo interdisciplinare da parte di societa' di persone o associazioni tra professionisti, fermo restando che l'oggetto sociale relativo all'attivita' libero-professionale deve essere esclusivo, che il medesimo professionista non puo' partecipare a piu' di una societa' e che la specifica prestazione deve essere resa da uno o piu' soci professionisti previamente indicati, sotto la propria personale responsabilita'”. ADEGUAMENTO DEL CODICE DEONTOLOGICO Il Codice Deontologico Veterinario dovrà essere adeguato alla Legge Bersani entro il 1 gennaio 2007 “ anche con l'adozione di misure a garanzia della qualita' delle prestazioni professionali” . Si tratta di un adempimento che la Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari ha già avviato, sulla base di un progetto di revisione e modernizzazione della deontologia pre-esistente alla Legge Bersani. Quest’ultima complica tuttavia i lavori in corso: “Il decreto era e resta inadeguato e difficilmente applicabile per le professioni della salute- ha commentato il Presidente della FNOVI - sarà cura della FNOVI fornire indicazioni in ordine al periodo transitorio che ci separa dal 31 dicembre 2006 data prevista per adeguare le disposizioni deontologiche. Va da sè che l’abolizione dei divieti non rende automaticamente consentite tutte le fattispecie non regolamentate dalla normativa speciale; anzi servirà una nuova regolamentazione specifica- conclude Penocchio- che concretizzi le modalità di esplicitazione delle stesse”. NUOVI OBBLIGHI CONTABILI E FISCALI Con la circolare n. 28 del 4 agosto 2006 l'Agenzia delle Entrate ha fornito i primi chiarimenti in merito agli obblighi contabili degli esercenti arti e professioni contenuti nella Legge Bersani.