La Regione si allinea alle disposizioni commissariali. "Indicazioni univoche agli operatori e ai cittadini, per fronteggiare più efficacemente l’emergenza PSA",
Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, emana una nuova Ordinanza in tema di Peste Suina Africana (PSA). E' l’atto amministrativo con cui Regione Lombardia recepisce i contenuti delle Ordinanze n. 3 e n. 4 del Commissario Straordinario PSA Giovanni Filippini.
Omogeneità gestionale - L'articolato del provvedimento allinea la normativa interna regionale a quella nazionale, "anche per fornire agli operatori e ai cittadini indicazioni inequivoche, per fronteggiare più efficacemente l’emergenza da PSA". La nuova Ordinanza, firmata l'11 settembre, sostituisce la precedente (n. 230 del 23 settembre 2024), per assicurare omogeneità nella gestione della malattia e pari livelli di tutela della sanità animale, con il parere positivo del Commissario Straordinario alla PSA, comunicato alla Regione Lombardia il 29 agosto scorso.
“Questo documento - dichiara il presidente Fontana – contiene regole e indicazioni fondamentali per proseguire nelle azioni di contenimento del cinghiale, principale vettore di questo virus che, innocuo per l’uomo, colpisce gli allevamenti suini. L’Ordinanza ribadisce inoltre l’importanza di una corretta applicazione delle misure di biosicurezza come strumento essenziale per impedire l’accesso della malattia negli allevamenti domestici”.
Circolazione "fortemente ridotta"- Dopo aver colpito duramente negli ultimi anni il settore zootecnico lombardo, in particolare in provincia di Pavia, la circolazione del virus nei selvatici si è fortemente ridotta, grazie soprattutto alle azioni di contenimento e rimozione delle carcasse di cinghiale, unite al rafforzamento delle misure di biosicurezza negli allevamenti.
La UE riveda le restrizioni- Questo fatto, sommato all’assenza di casi positivi negli allevamenti da ottobre 2024, porterà nei prossimi giorni il Commissario Filippini a richiedere alla Commissione europea la revisione delle zone di restrizione che attualmente sono in vigore in diverse province lombarde.
“L’azione coordinata tra Regione, Ministero e struttura commissariale - conclude il presidente Fontana – si è dimostrata nel tempo sempre più efficace. Guardiamo quindi con fiducia ai prossimi passi, senza dimenticare che la guardia non deve essere abbassata”.