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RELAZIONE UAV

Antiobiotici AMI, UAV: rilevare residui per accertare uso inappropriato

Antiobiotici AMI, UAV: rilevare residui per accertare uso inappropriato
La DgSanco ha pubblicato una relazione di sintesi sui Piani di monitoraggio 2013 degli Stati Membri UE in materia di residui, per quanto concerne gli antimicrobici 'molto importanti' (AMI).

Si tratta di antimicrobici- anche detti 'critici' - ritenuti essenziali nei trattamenti terapeutici sull'uomo, la cui efficacia va assolutamente preservata. Il documento pubblicato dalla DgSanco è la sintesi (disponibile anche in lingua italiana) dell'Audit DG(SANCO)/2015-7211) condotto su tutti gli Stati Membri.

La relazione fa parte" del ruolino di marcia" portato avanti dalla Commissione europea nella lotta alla resistenza antimicrobica. In particolare, vengono valutati i piani di monitoraggio degli Stati membri e la capacità dei laboratori nazionali di assicurare un monitoraggio efficace dei residui di antimicrobici molto importanti (AMI), compresi i fluorochinoloni, le cefalosporine di terza e quarta generazione e i macrolidi.

L'Ufficio Alimentare Veterinario dell'Unione (UAV) si è avvalso del laboratorio di riferimento dell'UE per i residui di antimicrobici (ANSES, Fougères). La relazione ha accertato che gli Stati membri monitorano i prodotti di origine animale per accertare la presenza di una serie di residui di antimicrobici veterinari (tra cui la maggior parte degli AMI valutati nella relazione).

Poiché l'autorizzazione e l'uso di AMI negli animali destinati alla produzione alimentare hanno attinenza con la discussione generale in merito alla resistenza antimicrobica, la capacità degli Stati membri di eseguire test per rilevare la presenza di tali sostanze riveste una debita importanza. Ogni violazione del limite massimo di residui (LMR) dimostrerebbe un tipo di abuso di tali farmaci (ad esempio, un dosaggio eccessivo e/o il mancato rispetto di un tempo di attesa sufficientemente lungo prima della macellazione dell'animale).

Tuttavia, i test per la rilevazione dei residui non sono idonei ad accertare tutti i tipi di uso inappropriato di AMI (ad esempio, il trattamento prolungato degli animali o il trattamento subterapeutico) poiché tali regimi di trattamento probabilmente non configurerebbero una violazione dei LMR. Considerato l'attuale stato delle conoscenze sul ruolo dei residui nello sviluppo della resistenza antimicrobica, si ritiene che la misurazione e la rendicontazione delle concentrazioni inferiori ai LMR negli alimenti da parte degli Stati membri non apporterebbe nessun valore aggiunto.

Residue Monitoring Plans - antimicrobials (MS 2013)

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