«Il Protocollo sulle vaccinazioni mira ad accelerare la realizzazione del piano vaccinale per garantire una vera ripartenza- ha commentato Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni e firmatario del documento. Il Protocollo "coinvolgerà anche i datori di lavoro, collaboratori e dipendenti degli studi professionali".
Si prevede infatti la possibilità per i datori di lavoro di proporre all’Azienda Sanitaria di riferimento piani aziendali per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro, per garantire la somministrazione del vaccino a lavoratrici e lavoratori che ne abbiano fatto volontariamente richiesta. Confprofessioni potrà avvalersi della rete dei medici di medicina generale, dei dentisti e dei pediatri che hanno sottoscritto già apposite convenzioni con il ministero della Salute per ampliare la rete dei vaccinatori.
«Abbiamo già iniziato nelle scorse settimane una vasta campagna di informazione sul funzionamento dei vaccini, e ora, con la sottoscrizione del protocollo, ci attiveremo sul territorio per favorire al più presto la vaccinazione dei professionisti datori di lavoro, dei loro collaboratori e dei loro dipendenti», ha concluso Stella. «Come unica parte sociale del comparto libero-professionale siamo a disposizione delle Istituzioni per collaborare attivamente alla realizzazione del Piano Vaccinale, con uno sguardo fiducioso alla piena ripartenza delle attività professionali e più in generale al ritorno alla normalità sociale del Paese».
Istruzioni dall'INAIL- Per attuare il Protocollo e realizzare i punti di vaccinazione per i luoghi di lavoro (interni o esterni in convenzione) servono le "Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro" a cura dell'INAIL. Le istruzioni sono al momento una bozza di lavoro che dovrà essere condivisa con le Regioni.
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