• Utenti 12
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31705
CONFERENZA STATO REGIONI

SQNBA, intesa raggiunta sui disciplinari di certificazione

SQNBA, intesa raggiunta sui disciplinari di certificazione
Intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni sui Disciplinari del Sistema SQNBA. Approvato anche il decreto che definisce i requisiti dei certificatori e degli operatori.

La Conferenza Stato-Regioni ha approvato i requisiti di certificazione (disciplinari) del Sistema SQNBA (Sistema di qualità nazionale per il benessere animale) disciplinato dal decreto interministeriale 2 agosto 2022 (Decreto SQNBA).  I disciplinari sono relativi alla specie bovina e alla specie suina da ingrasso allevata all’aperto.
Nella seduta del 3 ottobre scorso, la Conferenza  ha anche approvato uno schema di decreto del Ministero dell'Agricoltura che- di concerto con il Ministero della Salute- modifica due allegati del Decreto SQNBA:  l'Allegato 1 (Requisiti degli Organismi di certificazione e del processo di certificazione) e l'Allegato 2 (Requisiti per gli Operatori del settore alimentare). L'Intesa su questo schema di decreto è stata subordinata dalla Conferenza delle Regioni all'accoglimento di una modifica riguardante il requisito dei 90 capi.

Il requisito dei 90 capi- Le Regioni avevano chiesto che questo requisito "venga applicato per le aziende con allevamento ricadente in zona montana, come identificata per l'accesso alle diverse misure di sostegno, aggiornando al contempo i gestionali, per facilitare l'accesso e le attività di controllo da parte delle competenti autorità, attivando anche modalità e strumenti semplificati". Questa modifica - vincolante ai fini dell'intesa in Conferenza Stato-Regioni è stata accolta dal Masaf e dal Ministero della Salute.

Proposte delle Regioni- Le Regioni avevano anche proposto alcune modifiche "non condizionanti" che però non sono state accolte dal Sottosegretario al Masaf in Conferenza Stato- Regioni. In particolare, le Regioni proponevano:
a) di escludere i vitelli dal computo dei capi, dato che per gli animali di età inferiore a 6 mesi vige l’obbligo di stabulazione libera in box dedicati;
b) qualora la soglia dei 90 capi (al netto del numero di vitelli) escluda un numero di allevamenti inferiore o uguale al 5% della consistenza media regionale/provinciale, considerare gli allevamenti esclusi alla stregua di quelli sotto-soglia;
c) calcolare i capi con il medesimo metodo impiegato per gli aiuti della Domanda Unica.
Il Sottosegretario al Masaf ha ritenuto di rinviare le proposte ad una successiva circolare.

Chiarimenti su etichettatura ed età del vitello- Infine, la Conferenza delle Regioni ha chiesto un chiarimento su un allegato dello schema di decreto, concernente l'etichettatura e l'età del vitello. Le regioni chiedono di chiarire perché al punto "Etichettatura", manchi la denominazione di vendita. Inoltre, chiedono il motivo della discrepanza tra l’età del vitello prevista dal Dlgs 126 del 2011, riportata nei disciplinari, pari a 6 mesi, e quella definita nell’ambito della tracciabilità del Reg. 1760 del 2000, dove il vitello è l’animale che ha da 0 a 8 mesi. I chiarimenti saranno forniti con circolare del Ministero dell'Agricoltura.

SQNBA_INTESA_STATO_REGIONI.pdf1.24 MB