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PROGETTO PILOTA IN VENETO

Zanzara tigre, maschi sterilizzanti al posto dell'insetticida

Zanzara tigre, maschi sterilizzanti al posto dell'insetticida
Da questo mese alle misure tradizionali di lotta alle zanzare si aggiunge un promettente metodo sperimentale basato sul batterio Wolbachia prelevato dalla zanzara comune.



Ridurre gli insetticidi attraverso metodi alternativi efficaci nel controllo della zanzara tigre. E' lo scopo di un progetto di ricerca sviluppato dalla società di ricerca Biovecblok, spin-off dell'Università di Camerino, che avvierà la sperimentazione sul campo nei Comuni di Arzignano (Vicenza) e Occhiobello (Rovigo) a partire dal mese di luglio.
Il metodo- spiega l'IZSVe che partecipa al progetto-si basa sull'utilizzo di maschi di zanzara sterilizzanti e su una tecnica non Ogm che soddisfa i criteri di sicurezza richiesti da EFSA. La cittadinanza verrà informata tramite materiale informativo prodotto dall’IZSVe. Le due località pilota sono state individuate in base alla migliore riuscita del trattamento.

Metodo di sterilizzazione con il batterio Wolbachia- Biovecblok produce una linea di maschi sterilizzanti di zanzara tigre in maniera massiva, mediante introduzione nei maschi del batterio Wolbachia, prelevato dalla zanzara comune (Culex pipiens). La tecnica del maschio sterilizzante si basa sul rilascio di maschi di zanzara in grado di sterilizzare le femmine wild type presenti in natura, grazie a un fenomeno di alterazione della biologia del maschio rilasciato dovuto all'azione del batterio Wolbachia. I maschi di zanzara non pungono, perciò non recano alcun fastidio e non rappresentano alcuna minaccia per l'uomo.

Evidenze preliminari- L'approccio è specie-specifico e ha dato risultati molto promettenti. Studi preliminari condotti in prove sul campo a Villa Mirafiori (Roma), in collaborazione con l'ENEA, e nel Comune di Pioraco (Macerata) riportano una riduzione della zanzara tigre di oltre il 90%.
L'azione di controllo non è svolta direttamente dal batterio ma dai maschi di zanzara tigre che vengono rilasciati. Il batterio Wolbachia si limita ad alterare il seme del maschio rendendolo incapace di fecondare le uova della femmina e pertanto non viene trasferito alle femmine wild type durante l'accoppiamento; il batterio muore insieme al maschio rilasciato una volta che questi avrà completato il suo ciclo vitale, in quanto non è in grado di sopravvivere al di fuori delle cellule dell'ospite. Wolbachia è un batterio innocuo per l'uomo ed altri vertebrati ed è già presente in natura in oltre il 60% delle specie conosciute di insetti. Se il progetto pilota confermasse questi risultati, si potrebbe valutare l’impiego di questa tecnica come alternativa nella lotta integrata ed ecosostenibile alle zanzare.

Valutazione dell'efficacia - Dal mese di luglio verranno rilasciati maschi sterilizzanti in aree limitate dei due comuni, individuate nella frazione Tezze di Arzignano e Occhiobello (zona a ovest dell’autostrada). Il rilascio di zanzare verrà gestito dalla Biovecblok. Sono in programma circa 2 rilasci al mese fino a settembre. I comuni interessati continueranno comunque con le attività di disinfestazione ordinaria, programmata sul restante territorio comunale.

L’efficacia del trattamento sarà valutata tramite l’uso di trappole (ovitrappole che raccolgono le uova deposte dalla zanzara tigre) attive per tutta la durata della sperimentazione. Altre trappole verranno collocate in aree non trattate che serviranno come aree controllo. L’analisi delle catture sarà effettuata dal Laboratorio di Parassitologia, micologia ed entomologia sanitaria (SCS3) dell’IZSVe.