Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sentiti i Presidenti delle Regioni interessate, ha firmato l'Ordinanza che fa entrare
- nell'area arancione le Regioni Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana, Umbria
- nell'area rossa la Provincia Autonoma di Bolzano
“Quasi tutte le regioni – spiega il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro - sono a rischio alto o moderato: ci troviamo oggi in una fase di mitigazione, ovvero una situazione in cui sono necessarie misure sociale per rallentare i contatti tra le persone e quindi la diffusione del virus. Le raccomandazioni sono sempre mascherina, distanziamento e igiene delle mani, che restano le misure principali”.
L'Italia "è un Paese a scenario 3", dichiara il presidente dell'Istituto superiore si sanità: "Siamo a un Rt di 1.7, con un intervallo di confidenza di 1.5". Un rt che "ha mostrato un rallentamento nella sua crescita ma per ridurre i casi dobbiamo portare l'Rt sotto 1". Tutte le regioni sono sopra Rt 1, in alcuni casi a 2. Quindi il cosiddetto 'scenario 4', o meglio la fascia rossa, potrebbe presto coinvolgere la maggior parte delle regioni: "Le terapie intensive e i ricoveri in area medica mostrano una curva che cresce rapidamente vicino a soglie critiche".
La ripartizione delle Regioni nelle diverse aree è attualmente la seguente:
area gialla: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto
area arancione: Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria
area rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano.
Nel contempo per la regione Campania si analizzano i dati e pertanto si studiano i futuri provvedimenti.