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DALLA DGSAF

Aviaria HPAI in Olanda, provvedimenti sul territorio italiano

Aviaria HPAI in Olanda, provvedimenti sul territorio italiano
Nuove misure in Italia per ridurre il rischio di virus ad alta patogenicità. Sospeso l'utilizzo di richiami vivi. Possibile collaborazione con le associazioni venatorie.


Sentito il Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria, la Dgsaf del Ministero della Salute ha inviato ai Servizi Veterinari una serie di indicazioni e di raccomandazioni per la riduzione del rischio di introduzione e diffusione del virus HPAI. La circolare ministeriale fa seguito agli aggiornamenti comunicati dall'Olanda, dove è stato isolato il virus HPAI, sottotipo H5N8, in alcuni cigni. Inoltre le autorità dei Paesi Bassi hanno confermato un focolaio dal medesimo sottotipo in un allevamento di polli da carne nel sud est del Paese.

Avifauna e allevamenti - La situazione epidemiologica rende necessario valutare di sospendere, o ridurre, tutte quelle attività che possono rappresentare un collegamento tra l’ambiente dell’avifauna selvatica e quello del pollame allevato- scrive la Direzione Generale- ritenendo che l’uso di volatili appartenenti agli ordini degli Anseriformi e dei Caradriformi come richiami vivi nella caccia agli uccelli acquatici possa rappresentare un elevato rischio epidemiologico tenuto conto dei flussi migratori dell’avifauna acquatica in provenienza da territori attualmente coinvolti da circolazione del virus HPAI.

Richiami vivi sospesi - Viene quindi sospesa - fino a nuova indicazione della Direzione ministeriale - la pratica dell’utilizzo come richiami vivi dei volatili appartenenti agli Ordini degli Anseriformi e Caradriformi nei territori (Zone A e B) considerati ad alto rischio di introduzione e diffusione del virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicità. Gli animali dovranno rimanere presso il luogo di utilizzo e non essere spostati per alcun motivo se non previa autorizzazione e verifica da parte del Servizio veterinario competente per territorio.

Collaborazioni con le associazioni venatorie- Al momento, il Ministero della Salute non ritiene necessario considerare eventuali restrizioni all’attività venatoria che potrebbe essere impiegata, viceversa, per il rafforzamento di un programma di sorveglianza dell’influenza aviaria tramite accordi di collaborazione tra le associazioni venatorie e le Autorità sanitarie come quelli già presenti in alcune specifiche realtà regionali.

Raccomandazioni- Resta valido quanto già in essere circa la necessità di rafforzare l’applicazione delle misure di biosicurezza (Ordinanza 26 agosto 2005 e successive modifiche) e nel rispetto delle norme anti contagio Covid19, elevare le attività di vigilanza veterinaria.
La Dgsaf chiede inoltre di elevare il sistema di early warning mediante il precoce rilevamento e segnalazione alle autorità sanitarie competenti di qualsiasi evento che possa indurre un sospetto di influenza aviaria.
Va infine ampliata l'attività di sorveglianza passiva, con la collaborazione di tutte le Istituzioni e Associazioni coinvolte, tramite il rilevamento di tutti gli uccelli malati o trovati morti sui quali effettuare i test per il tramite degli IIZZSS competenti per territorio al fine di confermare o escludere la presenza di virus influenzali HPAI.

pdfNOTA_DGSAF_HPAI_ULTERIORI_MISURE.pdf344.79 KB