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IL PARERE

Lyssavirus: restano in osservazione i pet conviventi

Lyssavirus: restano in osservazione i pet conviventi
Il cane e i tre gatti a stretto contatto con il gatto morto per West Caucasian Bat Lyssavirus potrebbero ancora sviluppare la medesima sintomatologia.

In canile per tutti i sei mesi stabiliti dalla legge. Stesso responso per la gatta e i suoi tre gatti, che si trovano invece al gattile di Firenze. E' questo il parere dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie sui pet, allontanati da casa ormai tre mesi fa, dopo il decesso del gatto con il quale convivevano.

Il parere dell'Istituto è stato diffuso dalla Asl Toscana sud est: "Il rischio che gli animali posti sotto sequestro possano sviluppare la medesima sintomatologia del gatto deceduto, rimane elevato per tutto il periodo di osservazione. Diviene basso ma potrebbe non essere nullo nei mesi successivi al periodo di osservazione minimo previsto".

Il parere raccomanda "l'osservazione degli animali in una condizione di confinamento in cui sia limitato al massimo il contatto con i componenti del nucleo familiare. Pertanto risulta difficile assicurare, in queste condizioni, il mantenimento degli affetti e di uno stile di vita domestico fino alla fine del periodo minimo di osservazione di 6 mesi. Si ritiene che la cosa più sicura sia mantenere il cane presso un canile municipale perlomeno fino alla fine del periodo di osservazione previsto dalla normativa vigente, ossia 6 mesi e si suggerisce di tenerlo monitorato anche dopo il rientro a casa per almeno un anno”.

Risale alla fine di giugno il primo e unico caso in Italia di encefalite da Lyssavirus in un gatto di proprietà residente ad Arezzo.

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