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FNOVI AL MINISTRO SPERANZA

DGSAF, dopo Borrello "Italia orfana di un CVO"

DGSAF, dopo Borrello "Italia orfana di un CVO"
Senza un intervento  del Ministro della salute, l'Italia "resterà orfana del Chief Veterinary Officer (CVO) ovvero del Capo del Servizi Veterinari".

Dal 15 settembre il Direttore Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, Silvio Borrello, "lascerà la Direzione Generale". Raggiunti i termini di pensionabilità, la decadenza dall'incarico -ricoperto negli ultimi sei anni dal dottor Borrello, Medico Veterinario- potrebbe scoprire anche il contestuale ruolo di CVO, Chief Veterinary Officer. Da qui l'appello al Ministro della Salute Roberto Speranza lanciato dalla Fnovi alla vigilia della scadenza: "Questo è un problema politico, l’assenza del CVO rende meno credibile la politica del nostro Paese nei rapporti internazionali"- scrive la Federazione.

La Fnovi ricorda che il CVO , cioà il Capo dei Servizi Veterinari Italiani "ha responsabilità esterne nei confronti dell’economia italiana, del commercio, delle certificazioni, delle esportazioni, dei mercati". Oggi il settore degli alimenti "è considerato al pari del settore del petrolio e del gas perché queste sono energie che sul piano sociale o sul piano economico sono fondamentali"- rincara la Federazione che confida nell'intervento "immediato" di Speranza.

Al CVO spetta, un compito "non delegabile ad altra figura" - osserva la FNOVI - di garantire il coordinamento dei rapporti internazionali con l’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE), con l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO), con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), con l’Unione Europea e le altre organizzazioni Internazionali.

L’agroalimentare italiano è il solo comparto in crescita del paese, ed uno dei pochi settori che stanno resistendo in questo anno di pandemia. "Ma sfugge ai più il peso della professione medico veterinaria, sempre più centrale nella sicurezza, nell’ economia e nella politica"- conclude la nota.