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BOLLETTINO ISS

West Nile Virus: proteggersi dalla zanzara comune

West Nile Virus: proteggersi dalla zanzara comune
La stagione estivo-autunnale 2020 ha registrato il primo morto per West Nile Disease. La sorveglianza veterinaria conferma la circolazione virale in tre Regioni.

La stagione estivo-autunnale 2020 ha registrato ieri il primo morto per West Nile Disease. Il decesso è avvenuto a Cremona e ha riguardato un uomo di 80 anni con un quadro clinico corrispondente a quello più raro per l'esito infausto (età, presenza di patologie gravi). Una seconda persona, settantenne, ha contratto la malattia  ma le sue condizioni migliorano. Angelo Pan, primario del reparto Malattie Infettive dell'Ospedale Maggiore di Cremona spiega:“L'encefalite è molto rara con il West Nile, interessa il 2 per cento dei pazienti, mentre per l'80 per cento dei casi è asintomatica". Il primario di Pneumologia Giancarlo Bosio ha sottolineato che "non c'è alcun legame con il Covid, tranne il fatto che anche per quello non c'è cura. Si tratta di un virus che normalmente non crea grandi problemi, ma in un caso su 150 causa malattie neurologiche".
Complessivamente, l'ultimo bollettino epidemiologico  rileva 22 casi umani di infezione da WNV (West Nile Virus) da giugno ad agosto. Due di questi casi hanno riguardato dei donatori di sangue.

Sorveglianza veterinaria WNV- Per quanto concerne la sorveglianza veterinaria in cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici, il monitoraggio ha confermato la circolazione del WNV (West Nile Virus) in Emilia-Romagna, Lombardia Piemonte e Veneto. In particolare il Cesme ha confermato:
- 5 focolai clinici di WND (West Nile Disease) negli equidi in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Sardegna.
-  32 positività per WND su organi prelevati da uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio catturati in Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia: Gazza (Pica pica), Cornacchia grigia (Corvus corone cornix) e Ghiandaia (Garrulus glandarius).
-44 pool di zanzare catturate in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto.
In tutti i casi, le analisi molecolari hanno classificato il ceppo virale all’interno del Lineage 2.
Infine, la presenza del WNV è stata rilevata in 3 uccelli selvatici in Lombardia e Veneto. In nessuna azienda avicola sono state rilevate positività nei confronti del WNV.

Piano unificato WNV e Usutu- Da quest'anno, le attività di sorveglianza nei confronti dei virus West Nile (WNV) e Usutu (USUV) sono incluse nel Piano nazionale prevenzione,sorveglianza e risposta arbovirosi (PNA)2020-2025. Il documento integra in un unico Piano le misure di sorveglianza da attuare sul territorio nazionale nei confronti delle arbovirosi autoctone e di importazione.
Il virus Usutu è stato identificato in 48 pool di zanzare e negli organi di 14 uccelli selvatici in Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia.

Prevenzione- Gli interventi preventivi contro la zanzara comune sono duplici: la protezione personale e le misure di sanità pubblica. Lo spiega Giovanni Casaletti (Direttore del Servizio di igiene pubblica dell’AUSL di Modena): "La lotta si basa prioritariamente sull’eliminazione dei possibili focolai di sviluppo e su metodi che uccidono le larve o ne impediscono la maturazione. E sulla protezione dalle punture perché, purtroppo, ovunque è possibile essere punti”.