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ATTO DI INDIRIZZO

IVA agevolata: accelerare su un impegno già assunto

IVA agevolata: accelerare su un impegno già assunto
Durante l'approvazione del decreto rilancio il Governo ha accolto un ordine del giorno che lo impegna a ridurre la pressione fiscale sulle cure veterinarie e sul pet food.


"Molte persone, a causa della crisi economica hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione, e quindi si trovano in condizioni economiche molto difficili e non sono più in grado di garantire al proprio animale le cure e il cibo necessari". Colpa di una "forte tassazione" sulla quale la Senatrice Antonella Faggi (Lega) ha richiamato l'attenzione del Governo.

La Senatrice ha ricordato all'Esecutivo l'impegno già assunto davanti al Senato il 9 luglio scorso accogliendo l'ordine del giorno n. 9/2500-AR/282 del senatore Filippo Maturi (Lega) "a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative normative volte a ridurre la pressione fiscale sui proprietari di animali da compagnia prevedendo una riduzione dell'Iva sugli alimenti, sui prodotti farmaceutici veterinari da banco, sugli integratori e sulle prestazioni veterinarie per cani, gatti e altri animali da affezione e, altresì, a prevedere l'aumento della soglia di detraibilità delle spese in quanto una simile misura potrebbe essere di sostegno alle famiglie che possiedono animali da compagnia o da affezione, che si trovano magari in condizioni di difficoltà economica dovuta dalla crisi economica a seguito dell'emergenza da COVID-19, perché gli animali non sono oggetti e la loro salute è interesse di tutta la collettività".

Per salvaguardare il benessere degli animali "è necessario un regime alimentare adeguato, che possano esprimere comportamenti naturali, essere tutelati contro il dolore, la sofferenza, le ferite e le malattie". Ciò non avviene se le prestazioni rese da medici veterinari o da strutture medico veterinarie, "che appunto salvaguardano la salute degli animali da compagnia o da affezione, sono soggette ad lva al 22 per cento ed anche il cibo per la loro alimentazione è soggetto alla stessa aliquota, alla stregua dei beni di lusso".
Lo stesso dicasi per gli alimenti per cani e gatti ai quali "purtroppo non è applicabile l'aliquota Iva agevolata del 10 per cento"

"Al proprietario dell'animale da affezione rimane la magra consolazione, di usufruire della detrazione dall'lrpef il 19 per cento per le spese veterinarie". Una "magra consolazione" rileva la senatrice Faggi "perché su queste spese esiste il limite di spesa con una franchigia a prescindere dal numero di animali posseduti". L'atto di indirizzo della Senatrice Faggi è stato sottoscritto dai senatori leghisti Ferrero, Pirovano, RivoltaZuliani.

Il testo dell'ordine del giorno