Con la circolare del 15 marzo, la Direzione Welfare della Regione Lombardia ha reso noto che gli interventi necessari per conformare ai requisiti del Regolamento (UE) 576/2013 "verranno effettuati esclusivamente dai Servizi Veterinari regionali". In proposito, una nota del Presidente di ANMVI Lombardia Francesco Orifici, suggerisce che "l'intervento dei liberi professionisti, volontario e gratuito, potrebbe velocizzare, riducendo ulteriori passaggi, l’identificazione e il controllo sanitario dei loro animali al seguito nell’interesse comune della salute pubblica e del diritto dei profughi a minori obblighi burocratici".
La nota aggiunge che l’ottica con cui in ambito comunitario si è deciso di sospendere il Regolamento 576/2013 è stata quella di tutelare e facilitare lo spostamento di profughi con animali al seguito."La rapidità di adempiere alle procedure di identificazione e verifica delle problematiche sanitarie e in particolare della Rabbia, è fondamentale in questo contesto"- scrive Orifici- aggiungendo che "i Veterinari liberi professionisti operanti in Lombardia, rappresentano la rete più diffusa sul territorio e sono da sempre, laddove autorizzati, attivi nell’esplicare tutte le procedure di identificazione e controllo degli animali d’affezione, comprese le procedure riguardanti il prelievo ematico e la spedizione del campione in laboratorio per la titolazione degli anticorpi verso la Rabbia".
Il Presidente di ANMVI Lombardia richiama l'esempio della Regione Toscana "in cui Veterinaria pubblica e privata collaborano, delegando alcune funzioni di base ai Liberi Professionisti che aderiscono volontariamente".
Infine, la nota segnala il supporto di aziende farmaceutiche che si fanno carico delle spese di laboratorio, con conseguente beneficio del bilancio regionale.
Ucraina: pets in deroga, indicazioni ai servizi veterinari
Ucraina, ANMVI: supporto alla regolarizzazione dei pet