"Nella nostra categoria sta crescendo un forte senso di coinvolgimento e di solidarietà".
Mettere a disposizione della comunità ospedaliera ventilatori automatici e concentratori di ossigeno donati da strutture veterinarie italiane. E' concretamente fattibile? "Da giorni siamo in contatto con il Ministero della Salute e della Protezione civile- spiega Marco Melosi alle agenzie stampa- Non sappiamo ancora se sia concretamente possibile e in quale modalità, si dovrebbe prima di avviare un censimento delle apparecchiature disponibili alla donazione per valutarne la compatibilità di impiego in campo umano- spiega Melosi.
"E' comunque una bella proposta - prosegue il Presidente ANMVI- venuta fuori dalla base, dai veterinari stessi, che dimostra la solidarietà in questo momento difficile per il Paese: ci sono molti colleghi che ci stanno sollecitando ed è comprensibile. Noi Veterinari siamo a nostra volta dei medici e stiamo vivendo con angoscia le difficoltà del sistema ospedaliero, l'affanno dei professionisti sanitari e il dramma dei pazienti- afferma Melosi.
Si fanno le donazioni, "ma c'è anche chi vorrebbe fare di più, spendendosi in prima persona o mettendo a disposizione le attrezzature della propria clinica veterinaria, c'è questo slancio a fare, a donare a mettersi a disposizione della sanità nazionale. Se potrà essere raccolto in maniera strutturata, lo diranno le autorità che stanno gestendo l'emergenza Covid-19".
Intanto in Veneto l'Aulss 6 ha preso sul serio la proposta e sta facendo partire il censimento dei respiratori utilizzati nelle strutture veterinarie del territorio provinciale.
"Noi Veterinari - spiega Melosi - non siamo sotto i riflettori in questo momento, eppure, lavoriamo H24, stando alle regole dettate dall'emergenza vivendola insieme a tutti i nostri clienti, proprietari e concittadini. E' così che è venuto spontaneo proporsi. Nella nostra categoria sta crescendo un forte senso di coinvolgimento e di solidarietà".
cerca ...
{{/_source.image}}
{{/_source.showImage}}
