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INTERROGAZIONE AL MINISTRO

Cortina, ambulatorio demolito: il caso in Parlamento e al TAR

Cortina, ambulatorio demolito: il caso in Parlamento e al TAR
L'Ambulatorio Veterinario Associato «Cortina»- l'unico attivo a Cortina d'Ampezzo- è stato demolito in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Al suo posto, una cabinovia per i Giochi. L'On Luana Zanella presenta una interrogazione al Ministero della Salute. La risposta del Sottosegretario Gemmato. Il ricorso al TAR Veneto. 
"La demolizione coatta dell'ambulatorio sito in via del Parco ha inopinatamente privato gli animali, fra cui degenti e malati in cura, di un presidio medico che prestava assistenza 24 ore su 24". Il caso della struttura veterinaria sacrificata alle Olimpiadi è stato portato all'attenzione del Parlamento dall'Associazione Nazionale Medici Veterinari (ANMVI), dove la deputata veneta Luana Zanella (Capogruppo AVS), ha presentato oggi una interrogazione al Ministro della Salute, per chiedere l'adozione di "urgenti iniziative, anche in accordo con la regione Veneto e con l'amministrazione comunale". In Commissione Affari Sociali ha risposto il Sottosegretario alla Salute con delega alla Veterinaria, On Marcello Gemmato, che ha rinviato la questione alla competenza regionale.

Demolizione coatta senza indennizzo- I Veterinari titolari della struttura  demolita hanno avuto un drastico calo dell'attività libero professionale, con evidenti ripercussioni sul reddito, senza ricevere alcuna forma di indennizzo o di agevolazione economico-finanziaria.  Ad oggi, fa notare l'interrogante, "non risulta che siano stati presentati progetti che restituiscano al territorio un presidio di salute animale ed una valida proposta alternativa ai veterinari titolari dell'ambulatorio demolito".

In scadenza anche l'alloggio provvisorio- L'amministrazione comunale ha disposto lo sgombero entro il 30 novembre anche dello stabile provvisorio di Fiames, "senza fornire garanzie di destinazioni alternative". Solo a seguito delle mobilitazioni della comunità locale, il Comune ha concesso ai veterinari una proroga "solo verbale e non ufficializzata" al 20 gennaio 2026.

Giochi olimpici e turisti senza assistenza veterinaria - Oltre ai turisti, sempre più spesso presenti con cani e gatti al seguito, saranno privi di assistenza veterinaria anche i Giochi Invernali, per i quali la Ulss locale avrebbe fatto affidamento proprio alla struttura ambulatoriale oggi ridotta a un cumulo di macerie.

Urgente un presidio fisso- L'interrogazione chiede "il ripristino di un presidio veterinario stabile, conforme ai requisiti igienico-sanitari e strutturali di legge, nel territorio di Cortina d'Ampezzo, restituendo al territorio, in tempi rapidi, un indispensabile presidio fisso di salute animale che consenta anche una valida stabilità professionale per i veterinari titolari dell'ambulatorio demolito". 

"È questo il modello di sviluppo che vogliamo?"-  «I due Veterinari - dichiara Zanella - sono stati costretti a trasferirsi in una struttura fatiscente, priva dei requisiti minimi di legge, isolata e inadeguata. Poi è arrivato persino lo sgombero imposto dal Comune, senza offrire un’alternativa. Una gestione amministrativa irresponsabile che ha prodotto un danno evidente: animali malati senza cure, calo drastico delle attività professionali e un territorio che si avvia alle Olimpiadi senza un servizio indispensabile.» «Mentre si accelerano le opere per la cabinovia olimpica, si lascia un presidio sanitario essenziale ridotto a macerie. È questo il modello di sviluppo che vogliamo? Investimenti milionari per i grandi eventi e zero attenzione ai servizi di base?»
«Ho chiesto al Ministro della Salute un intervento immediato e un coordinamento efficace con la Regione Veneto e il Comune: Cortina deve riavere subito un ambulatorio veterinario stabile, conforme ai requisiti igienico-sanitari e capace di garantire continuità assistenziale. Non accetteremo ulteriori ritardi né rimpalli di responsabilità. La tutela degli animali e il diritto alla salute non possono essere sacrificati sull’altare delle Olimpiadi.»- conclude

Olimpiadi, ambulatorio abbattuto per la cabinovia