Su proposta del Ministro Orazio Schillaci, il Governo ha approvato la Delega al Governo in materia di professioni sanitarie. Corsia legislativa d'urgenza, collegata alla legge di bilancio 2025. Modifiche alla Legge Lorenzin. Professioni Sanitarie fuori dalla riforma degli Ordini dei Ministri Calderone e Nordio. IL TESTO
L’obiettivo dichiarato dal Governo è di rafforzare l’attrattività del Servizio sanitario nazionale e di garantire elevati standard di qualità e sicurezza delle cure. Tra le principali previsioni - il comunicato di Palazzo Chigi- indica "una complessiva rimodulazione del sistema formativo, con l’avvio di un processo di aggiornamento dei percorsi di studio delle professioni sanitarie, al fine di renderli più adeguati alle esigenze della sanità moderna e integrati con le nuove tecnologie".
Il
Ddl delega, approvato ieri su proposta del Ministro della Salute
Orazio Schillaci, interviene anche sulla
responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. Per il
sistema ordinistico, si fissano due criteri di riordino, con obiettivi di rafforzamento della funzione sussidiaria degli Ordini.
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E’ una riforma attesa da anni che punta a contrastare le carenze di organico, a sburocratizzare il sistema e a valorizzare le competenze delle professioni sanitarie – dichiara il Ministro della Salute. "
Sono previste misure di sostegno allo sviluppo della carriera e la revisione di percorsi formativi come l’istituzione della Scuola di specializzazione per la medicina generale. Con questa riforma diamo un ulteriore contributo al potenziamento del servizio sanitario nazionale valorizzando le professioni sanitarie per rispondere in modo sempre più efficace ai bisogni di salute dei cittadini”.
Formazione- Il Ddl- Schillaci punta ad aggiornare gli obiettivi della formazione continua in medicina, in linea con i nuovi bisogni di salute e le relative competenze sanitarie. Specificamente per il personale del SSN, saranno aggiornati i criteri della formazione manageriale.
Potenziamento della formazione sanitaria specialistica- Nell’esercizio della delega, il Governo intende valorizzare le specializzazioni sanitarie aumentandone l’attrattività, mediante l’istituzione di scuole di specializzazione. Il testo cita esplicitamente le professioni di odontoiatra, chimico e biologo. In medicina, si prevede la trasformazione del corso regionale di formazione specifica in scuola di specializzazione.
Sviluppo delle competenze professionali - Con il ddl Delega il Ministro Schillaci intende promuovere l’istituzione di "un Sistema nazionale di certificazione delle competenze specifico per il settore sanitario, valorizzando l’esperienza e le competenze acquisite dai professionisti sanitari". L'articolo 4 del testo individua, tra i principi della delega legislativa, l'esigenza di attualizzare le competenze professionali rispetto alla evoluzione dei bisogni di salute della popolazione e alle nuove tecnologie.
IA- Il Ministero della Salute intende creare un sistema di governance dell’Intelligenza Artificiale nel settore sanitario. L'intento è di assicurare che l'utilizzo avvenga nel rispetto del
regolamento (UE) 2024/1689. I sistemi di IA applicati alla sanità, sviluppati dagli Stati Membri, sono fra i sistemi che dovranno essere posti sotto il controllo delle autorità nazionali, per salvaguardare un interesse collettivo, come appunto la sanità pubblica. In Italia è prossima all'emanazione la
prima legge in materia, con previsioni specifiche per i professionisti sanitari.
Urgenza- Il disegno di legge delega sulle professioni sanitarie seguirà una corsia preferenziale, come collegato alla manovra di bilancio.
Entro il 31 dicembre 2026- Una volta ricevuta la delega dal Parlamento, il Governo emanerà i decreti legislativi in materia di professioni sanitarie entro il 31 dicembre 2026. I provvedimenti seguiranno i principi e i criteri contenuti nel testo approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, eventualmente modificati o integrati dalle Camere.
Riforma Calderone-Nordio- In attesa di conoscere il testo ufficiale che sarà trasmesso alle Camere, le professioni sanitarie non sono comprese nella riforma degli Ordini proposta dai Ministri del Lavoro e della Giustizia. Un allegato del ddl, infatti, non le elenca tra le 14 professioni coinvolte, che sono: 1. agrotecnici e agrotecnici laureati; 2. architetti, pianificatori territoriali, paesaggisti, conservatori, architetti iunior e pianificatori iunior; 3. assistenti sociali specialisti e assistenti sociali; 4. attuari e attuari iunior; 5. consulenti del lavoro; 6. dottori agronomi e forestali, agronomi e forestali, zoonomi, biotecnologi agrari; 7. geologi e geologi iunior ; 8. geometri e geometri laureati; 9. giornalisti; 10. ingegneri civili e ambientali, ingegneri industriali, ingegneri; dell'informazione, ingegneri civili e ambientali iunior, ingegneri industriali iunior, ingegneri dell'informazione iunior; 11. periti agrari e periti agrari laureati; 12. periti industriali e periti industriali laureati; 13. spedizionieri doganali; 14. consulenti in proprietà industriale.
DDL_DELEGA_PROFESSIONI_SANITARIE.pdf(Testo non ufficiale)
Ordini, nuove regole sui mandati e più sussidiarietà Sanitari, cambia la responsabilità professionale IA e professioni: funzione di supporto ed equo compenso