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DOCUMENTO DI EPRUMA

Le dieci peggiori bufale sull'antibiotico-resistenza

Le dieci peggiori bufale sull'antibiotico-resistenza
In vista del voto sugli antimicrobici critici (CIA) del Parlamento Europeo, EPRUMA sfata 10 miti sulla presunta responsabilità del settore veterinario nello sviluppo di AMR. Della mobilitazione in atto, in Italia e in Europa, You Pet TV ne parla in una puntata realizzata in collaborazione con ANMVI.

La mancanza di consapevolezza e la disinformazione produce bufale sull'AMR, l'Anti-Microbico-Resistenza. Li sfata oggi un documento di EPRUMA che elenca le 10 peggiori bufale usate a detrimento della Veterinaria. Ristabilire la verità con evidenza scientifica è uno sforzo che EPRUMA (The European Platform for the Responsible Using of Medicines in Animals) compie in vista del voto di Strasburgo.

Veterinari, Allevatori, Farmaceutiche e Mangimistiche riuniti in EPRUMA chiariscono anche che "il divieto di utilizzo negli animali di alcuni antibiotici può avere un effetto contrario: la dipendenza da pochi antibiotici per il trattamento delle infezioni negli animali aumenterà la pressione selettiva sui batteri e favorirà la selezione di organismi resistenti agli antibiotici".

I dieci miti da sfatare- Nel documento 10 Myth Busting Facts about Antibiotics and Animals diffuso oggi, EPRUMA supporta con riferimenti scientifici e legislativi le proprie tesi. Di seguito una sintesi:

1 – Nell'UE, gli animali da allevamento usano più antibiotici degli esseri umani.

FALSO: L'uso di antibiotici per kg di biomassa è inferiore negli animali da allevamento rispetto alle persone.

 2 – Nell'UE, gli antibiotici sono usati per promuovere la crescita degli animali da allevamento.

FALSO: L'uso di antibiotici come promotori della crescita negli animali da allevamento è vietato nell'UE dal 2006.

 3 – C'è un alto rischio che le persone si ammalino a causa della resistenza agli antibiotici sviluppata negli animali e trasferita all'uomo.

FALSO- Le persone sono portate a credere che i batteri resistenti agli antibiotici vengano trasferiti dagli animali all'uomo, ma in realtà dovrebbe verificarsi una sequenza di eventi complessa e rara perché ciò avvenga. Il  trasferimento di batteri resistenti dagli animali all'uomo è un evento raro. E' vero il contrario: le persone possono trasferire batteri resistenti agli animali.

 4 – La resistenza antimicrobica nell'uomo è il risultato di un uso eccessivo di antibiotici negli animali.

FALSO: I meccanismi di sviluppo della resistenza agli antibiotici nei batteri sono gli stessi nell'uomo e negli animali. L'uso improprio o eccessivo di antibiotici nell'uomo e negli animali può portare allo sviluppo di resistenza nei batteri, mentre il trasferimento di geni di resistenza agli antibiotici tra specie può avvenire occasionalmente e in entrambe le direzioni (vedi anche domanda precedente). Pertanto, vietare l'uso di determinati antibiotici negli animali avrà scarsi effetti sul carico di resistenza antimicrobica nell'uomo. 

5 – Gli antibiotici sono presenti negli alimenti.

FALSO- Nell'UE, per ciascun antibiotico per uso veterinario sono fissati tempi di sospensione molto rigorosi, che servono a dare tempo all'animale di smaltire i medicinali assunti, prima della macellazione. Ciò garantisce la sicurezza alimentare in quanto i prodotti alimentari di origine animale non possono contenere residui di antibiotici al di sopra di limiti molto stringenti.

6 – L'agricoltura intensiva favorisce lo sviluppo della resistenza antimicrobica.


FALSO– Il principale driver per lo sviluppo della resistenza è il livello di uso/abuso di antibiotici, che non è necessariamente legato al sistema di allevamento. I batteri resistenti si trovano sia negli allevamenti intensivi che in quelli biologici, poiché gli animali si ammalano in tutti i sistemi di produzione.

 7 – Gli antibiotici sono usati negli animali in quantità eccessive da persone non competenti

FALSO– Gli antibiotici negli animali possono essere utilizzati solo dopo l'esame, la diagnosi e la prescrizione di un Medico Veterinario. I Veterinari sono altamente qualifiicati per valutare le condizioni di salute degli animali sotto la loro cura, per diagnosticare e prescrivere il trattamento necessario nello stesso modo in cui i medici fanno per le persone. Il regolamento 2016/6 rafforzerà la supervisione e l'assistenza veterinaria favorendo le best practice che riducono  al minimo la necessità di utilizzare antibiotici .

 8 – Il trattamento preventivo viene utilizzato negli allevamenti dell'UE per compensare la scarsa igiene e allevamento.

FALSO– Gli animali – come gli esseri umani – possono ammalarsi anche se vengono tenuti nelle migliori condizioni. Gli animali sono riconosciuti come esseri senzienti (articolo 13 del TFUE) e devono essere curati quando si ammalano. Il veterinario è un professionista che valuta la situazione, formula una diagnosi  e prescrive il giusto trattamento agli animali malati, compresi gli antibiotici ove necessario, come fanno i medici per le persone.

 9 – Il trattamento di gruppo degli animali non è necessario

FALSO– Il trattamento di gruppi di animali tramite acqua potabile e mangime può rappresentare il metodo di trattamento più sicuro ed efficace. A questo riguardo il regolamento 2019/4 sui mangimi medicati introduce regole rigorose. Il controllo e il trattamento di singoli animali  può avere l'effetto di risultare molto stressante per l'animale, soprattutto quando è richiesto un  dosaggio giornaliero. Dovrebbe sempre essere demandato  al veterinario decidere la modalità di trattamento ideale, caso per caso.

 10 – Dobbiamo dare un "obiettivo zero" all'uso  di antibiotici negli animali.

FALSO– Gli antibiotici devono essere disponibili quando necessario ed essere utilizzati con prudenza e responsabilità sia negli animali che nell'uomo, a seguito di una diagnosi e di una prescrizione da parte di un veterinario (nell'animale) o di un medico (nell'uomo),per controllare le infezioni e arrestare la diffusione di malattia.

Diretta con YouPet TV-  Questa sera You Pet TV si occuperà dell'imminente voto europeo sulle terapie antimicrobiche veterinarie e della mobilitazione veterinaria in vista del voto della plenaria di Strasburgo. Ne parleranno in diretta Facebook: Marco Melosi – Presidente ANMVI, Luigi Bonizzi - Professore ordinario di Malattie infettive degli animali Università degli Studi di Milano, Carla Rocchi Presidente Enpa e l'On Francesca Flati (M5S). Sono stati invitati eurodeputati italiani, sensibilizzati in questi giorni dalla petizione "Una firma per salvare gli antibiotici e gli animali".

10 Myth Busting Facts about Antibiotics and Animals