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INDAGINE OVER 65

Federanziani: spese veterinarie per 125 euro all'anno

Federanziani: spese veterinarie per 125 euro all'anno
In Italia il 39% degli over 65, vale a dire 2,1 mln di persone, ha un pet. Una compagnia che il 93% degli anziani giudica importante e che produce risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale. Proprietari responsabili: attenti alle cure veterinarie e all'accudimento costante. Sono i dati elaborati dall’Osservatorio di FederAnziani Senior Italia. L'indagine condotta su un campione di 5.790 'over 65', "evidenzia l’enorme importanza della compagnia degli animali domestici per gli 'over 65' - commenta Roberto Messina, presidente di FederAnziani Senior Italia.

Stili di vita e risparmi per il SSN - L'importanza di un animale da compagnia in casa "è altrettanto elevata per il Ssn- aggiunge Messina, dato che l'Osservatorio di Federanziani Senior- " ha stimato che il possesso di un animale domestico, unito ad una corretta alimentazione, produrrebbe 4 mld di euro di risparmi annuali per il Ssn nella gestione delle malattie croniche (ipertensione, diabete, depressione)". "L’attività fisica legata al possesso di un animale - spiega il Presidente-  contribuisce alla prevenzione e al contrasto delle patologie metaboliche, mentre la sola presenza di un animale da compagnia contribuisce alla riduzione dell’ipertensione oltre a rappresentare, soprattutto per gli anziani soli, un efficace mezzo di contrasto della solitudine e della depressione che spesso si associa ad essa".

Propensione alla spesa- Dall’indagine emerge che il 39% dei 'senior' intervistati possiede un animale domestico, e per esso spende 786 euro ogni anno, di cui circa 125 per le spese veterinarie, circa 425 per il cibo e circa 236 per l’igiene del proprio animale domestico, spese che risultano più elevate al Nord rispetto alle altre macroregioni italiane. Si tratta spesso di "una parte importante dell'esigua pensione degli over 65", sottolinea FederAnziani.

Cure veterinarie - L’85% del campione dichiara di portare regolarmente il proprio animale domestico dal veterinario. Dallo studio si rileva che mediamente i possessori di cani si recano più frequentemente dal veterinario di quanto non facciano i possessori di gatti. Il vaccino è ritenuto fondamentale, infatti più dell’87% del campione vaccina il proprio animale.

Valore dell'animale da compagnia- Alla domanda su quanto sia importante la compagnia fornita dall’animale domestico la somma delle risposte 'molto' e 'abbastanza' arriva al valore elevatissimo del 93%. Quasi nove su dieci di coloro che dichiarano di possedere un animale domestico hanno un cane (54%) o un gatto (33%). Gli anziani mostrano un buon livello di conoscenza della Pet Therapy (78%) e il 97% degli intervistati la ritiene molto o abbastanza importante nel dare sollievo dalla malattia o beneficio allo stato d’animo delle persone.

Provenienza- A poco meno della metà del campione analizzato (47%) l’animale domestico è stato regalato, un quarto lo ha trovato, e solo uno su dieci lo ha acquistato in un negozio di animali. Uno su due dichiara di occuparsi in prima persona del proprio animale domestico.

Proprietari responsabili- Dai dati dello studio risulta che i possessori di cani sono molto attenti alle necessità del loro amico a quattro zampe, infatti l’82% del campione porta il suo 'fido' a passeggio ogni giorno.
La deplorevole pratica dell’abbandono degli animali non appartiene agli anziani - evidenzia l'indagine - per i quali l’amico a quattro zampe è un vero compagno di vita: il 38% del campione è solito portarli con sé in vacanza; la metà li lascia nelle abitazioni di figli, parenti o amici; il 12% li lascia in strutture o hotel appositi per gli animali domestici. Circa il 20% degli intervistati ha rinunciato a una vacanza perché la struttura di destinazione non accettava animali domestici.

L’Osservatorio di Federanziani sugli stili di vita è nato nel maggio di quest'anno con lo scopo di  elaborare politiche per la terza età. Il metodo è l'elaborazione di indagini- fra cui quella sul possesso di animali da compagnia diffusa a fine luglio- per avere un quadro degli interessi, delle priorità e dei comportamenti dei senior nel nostro Paese che “continuano ad essere i maggiori finanziatori dello Stato con 37 miliardi di euro”, dice l'associazione e per le quali servono interventi ad hoc.