
E' il caso degli animali da compagnia, presenza familiare e sociale sempre più importante per gli italiani. Mantenerli non costa molto: la metà degli italiani spende meno di 1 euro al giorno per il cibo a loro destinato, mentre la spesa per il veterinario è contenuta entro le 100 euro all'anno. l più amato continua a rimanere il cane (scelto dal 53,7% della popolazione), mentre il 45,8% ha scelto come compagno domestico il gatto.
I temi del rapporto con gli animali sono stati sviluppati in collaborazione con la Fnovi e con la partecipazione diretta dei medici veterinari che hanno aderito alla consultazione on line dei mesi scorsi, finalizzata a contribuire al Rapporto 2014. Gli animali da compagnia confermano il ruolo socio-affettivo. La crisi ha però ridotto le spese veterinarie degli italiani, che hanno tagliato su cure e interventi chirurgici costosi per i loro animali, e hanno aumentato le richieste di aiuto per affidare i propri amici a quattro zampe non riuscendo più a mantenerli.
Dalle più recenti indagini dell'Eurispes (2013) emerge che in oltre la metà delle nostre case è presente uno o più animali d'affezione (55,3%). Fanno compagnia agli anziani, allietano la vita degli adulti e giocano felicemente con i bambini: gli animali domestici ormai sempre più spesso sono considerati come "qualcuno di famiglia".
E' stato il Presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara, a presentare stamane il Rapporto, giunto quest'anno alla 26a edizione. L'obiettivo è di contribuire agli orientamenti di istituzioni e decision maker e dalle istituzioni per meglio comprendere gli andamenti dei mercati, l'attualità politica, economica e sociale del nostro Paese. Per la Fnovi alla presentazione è intervenuta la Vicepresidente Carla Bernasconi.
Il Rapporto Eurispes 2014, confermando il legame degli italiani con gli animali da compagnia (13 milioni di famiglie), dimostra che la presenza di un cane e di un gatto in casa è un antidoto al pessimismo e alle carenze socio-affettive. Una verità avvalorata da molti studi scientifici internazionali.
"Ci auguriamo – è il commento di Marco Melosi, Presidente ANMVI- che i decisori politici si accorgano delle trasformazioni sociali in atto e mostrino la stessa sensibilità degli italiani verso gli animali da compagnia. Il valore di questa relazione sociale, che influisce sul benessere delle famiglie, ha risvolti benefici sulla società, sempre più matura nei confronti del possesso responsabile e delle cure sanitarie. E' un processo virtuoso che la crisi sta mettendo in difficoltà, ma ancora di più lo stanno mettendo in difficoltà sciagurate politiche fiscali che tassano cani e gatti come se fossero un capriccio superfluo".
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