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CONTROLLI, IRREGOLARITA’ AL TOP SU IGIENE E HACCP

CONTROLLI, IRREGOLARITA’ AL TOP SU IGIENE E HACCP
Irregolarità e non conformità ricorrenti in fatto di igiene generale e sistema HACCP. Le percentuali più elevate si riscontrano nell'attività dei produttori e confezionatori che non vendono al dettaglio e nella ristorazione. Scarsa igiene della lavorazione e inadeguato controllo delle materie prime. Salmonella e Listeria in diverse categorie alimentari. Pubblicata la Relazione annuale sul controllo ufficiale alimenti e bevande.

Il Ministero della salute ha pubblicato la Relazione sul controllo ufficiale alimenti e bevande - Anno 2010. Il documento conclude sottolineando che le non conformità prevalenti sono da ricondurre a scarsa igiene della lavorazione e ad inadeguato controllo delle materie prime. Il che rende necessaria una corretta applicazione dei sistemi di autocontrollo, per intervenire con efficaci azioni correttive.

I controlli sulle unità operative (403.724, pari al 29,0% di quelle segnalate dai Dipartimenti di Prevenzione delle A.S.L. sul territorio nazionale) sono stati inferiori all'anno precedente e hanno evidenziato che le percentuali più elevate di irregolarità si riscontrano nell'attività dei produttori e confezionatori che non vendono al dettaglio gli alimenti da loro prodotti e nella ristorazione. In particolare le maggiori irregolarità riguardano l'igiene generale, il personale e l'HACCP.

Anche per l'attività analitica si evidenzia una diminuzione dei campioni analizzati: nel corso del 2010, infatti, sono stati analizzati 118.603 campioni (143.785 nel 2009) di cui 3.120 sono risultati irregolari. La relazione sottolinea che nel 2009, con un numero maggiore di campioni, le irregolarità sono risultate inferiori: 2.487.
Sono emersi anche ulteriori aspetti critici, tra questi la discrepanza tra il numero di campioni prelevati e quello dei campioni analizzati dai Laboratori. "Gli Assessorati alla Sanità dovrebbero pertanto effettuare le opportune verifiche sui dati trasmessi dalle ASL".

Nel corso della raccolta si è ancora constatata la "trasmissione di modelli di rilevazione non completi o con alcune incongruenze o riguardanti alimenti che rientrano in piani di controllo coperti da specifiche normative (es. residui di farmaci veterinari negli animali e nei prodotti di origine animale, residui di antiparassitari, ecc.) che non dovevano essere trasmessi proprio per evitare rendicontazioni disomogenee e duplicazione dei dati".

Per quanto riguarda le contaminazioni microbiologiche, oltre a salmonella e listeria, il maggior riscontro di non conformità sui campioni analizzati è stato rilevato nei prodotti lattiero caseari, soprattutto per stafilococchi e streptococchi, oltre che per la presenza Pseudomonas che ha comportato l'alterazione delle caratteristiche organolettiche (colorazioni anomale). Quanto a pesci, crostacei e molluschi, il principale contaminante microbiologico è risultato essere E. coli. le principali contaminazioni chimiche riportate nella voce "altro" riguardano la presenza di allergeni in carne e prodotti a base di carne, seguiti da sostanze inibenti in prodotti lattiero caseari ed istamina in prodotti della pesca.

Il riepilogo dei controlli su alimenti e bevande rileva che le maggiori non conformità si riferiscono alla presenza di Salmonella e Listeria in diverse categorie alimentari, come è stato anche confermato dalle segnalazioni di allerta su prodotti Italiani ricevute da altri Paesi della Comunità europea.

Queste problematiche - conclude la relazione- "risultano essere ricorrenti e probabilmente correlate a non conformità nell'ambito dell' igiene generale (prerequisiti) e del sistema HACCP come risulta dalla valutazione delle attività ispettive. Risulta, quindi, indispensabile un programma di formazione che coinvolga gli operatori addetti al controllo e gli OSA per una risoluzione efficace e definitiva delle non conformità".

Allegati
pdf VIGILANZA E CONTROLLI IN ITALIA RELAZIONE 2010.pdf