La Commissione Affari Sociali ha approvato il nuovo testo del disegno di legge C. 1441-quater e ha chiesto che nella riorganizzazione degli enti sia assicurato il mantenimento dell'autonomia, del ruolo e delle funzioni degli enti preposti alla tutela della salute. Il Sottosegretario Viespoli: sì all'autonomia ma in senso dinamico.
La XII Commissione ha esaminato ieri il nuovo testo del disegno di legge C. 1441-quater (Delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro).
La Commissione ha discusso della riorganizzazione degli enti proponendo un esplicito distinguo per gli enti che operano in campo sanitario. Alla presenza del Sottosegretario al Lavoro Pasquale Viespoli, la Commissione ha dato parere favorevole al decreto a condizione che sia assicurato il mantenimento dell'autonomia, del ruolo e delle funzioni degli enti preposti alla tutela della salute.
E' stato quindi richiesto che venga inserita (all'articolo 24, al comma 1, alla lettera a) una salvaguardia per quanto riguarda l'Istituto superiore di sanità, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, l'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, gli Istituti Zooprofilattici sperimentali, la Croce rossa italiana, la Lega italiana per la lotta contro i tumori e l'Agenzia italiana del farmaco, l'autonomia, il ruolo e le funzioni degli enti stessi .
Il sottosegretario Viespoli, nel far presente che la delega è disciplinata tenendo conto del carattere strategico degli enti che operano nel campo sanitario, ha sottolineato che l' obiettivo del provvedimento non è la ridefinizione del ruolo di tali enti ma la loro migliore riorganizzazione. Ha poi espresso la piena disponibilità del Governo a prendere in considerazione tutte le proposte che potranno essere avanzate anche nel corso dell'esame presso l'Assemblea,ma ha precisato: "il concetto di autonomia è condivisibile se esso è inteso in senso dinamico e non come mera necessità di separatezza o immobilismo".