La Francia ha perso lo status di Paese indenne dalla rabbia. Le autorità cercano persone e animali che possono essere entrati a contatto con tre cani risultati affetti dalla malattia. All'origine della catena del contagio un cane francese infettatosi in Marocco.
Si intensificano in Francia le ricerche di persone e animali che da novembre ad oggi sono entrati a contatto con i tre cani già identificati come portatori del virus della rabbia. Le indagini si sono estese a varie regioni del territorio francese dopo la conferma, a fine febbraio, di un caso di rabbia in un cane femmina, di nome Cracotte. La conferma per Cracotte è arrivata dall'Istituto Pasteur il 26 febbraio scorso. Il cane, che si trovava nella regione della Seine-et Marne, aveva morso una ragazzina di dodici anni il 18 febbraio. La bambina è stata prontamente vaccinata e il cane è stato soppresso.
Le indagini in corso hanno fino ad ora consentito di stabilire che Cracotte è il terzo animale nella catena del contagio. Il primo cane, Gamin - un border collie bianco e nero- è stato contagiato in Marocco durante un soggiorno di vari mesi presso un privato a sua volta possessore di cani. Al suo ritorno in Francia, nel novembre del 2007, Gamin ha contagiato la femmina labrador Youpi, morta all'inizio di gennaio. Quest'ultima ha trasmesso il virus a Cracotte.
Non si esclude che altri cani siano portatori della malattia. Intanto si cercano le persone che possono aver viaggiato sullo stesso treno in cui si trovava Youpi con la sua proprietaria a fine dicembre, invitando i passeggeri a chiamare il numero verde Info Rage attivato dalle autorità francesi. Cracotte era solita accompagnare il suo proprietario presso una scuola dell'infanzia. I genitori dei bambini frequentanti la scuola sono stati invitati dal Ministero dela Salute a presentarsi al centro anti-rabbia più vicino. Tutti i bambini della scuola sono stati vaccinati.
I dati più aggiornati contano otto animali (sette cani e un gatto) entrati a contatto con uno dei tre cani rabidi, ma le analisi per la ricerca del virus sono risultate negative. Altri dodici cani rimangono sotto osservazione, pur non avendo mostrato segni della malattia. Le autorità sanitarie temono che altri animali non ancora identificati siano portatori del virus della rabbia, per questo hanno introdotto misure di sorveglianza e di controllo. L' AFSSA ha diffuso una nota di raccomandazioni per i cittadini francesi.
l territorio francese ha perso la qualifica di paese indenne, status acquisito nel 2001.