ECM, LA RIFORMA SIA FATTA PER LEGGE

La Commissione d’inchiesta sul SSN è tornata ad occuparsi di ECM svolgendo l’audizione del Presidente della FNOMCEO, Amedeo Bianco. Secondo il numero uno dei medici, la nuova Ecm, frutto dell'accordo tra Stato e Regioni del 1 agosto, è in grado di scongiurare il rischio di una parcellizzazione regionale della formazione continua in medicina: "Fermo restando il quadro istituzionale attuale – ha dichiarato Bianco- che comunque prevede una competenza delle Regioni, mi sembra si raggiunga un buon equilibrio tra un governo nazionale forte della formazione continua e l'area di attività e di responsabilità autonoma delle Regioni". In Commissione, il senatore Cesare Cursi ha invece svolto considerazioni critiche sull’attuale impostazione, soprattutto alla luce delle forti differenze esistenti tra le varie Regioni, ad esempio in materia di accreditamento. Cursi ha sottolineato l’esigenza “che la riforma del sistema sia fatta mediante legge, per garantire la necessaria uniformità a livello nazionale”, chiedendo “che la Commissione intervenga in tal senso anche presso il Governo”. Il Presidente Antonio Tomassini, sottolineato il carattere annoso dei problemi di funzionamento dell’attuale sistema ECM, “frutto di errori del passato che, tra l’altro, hanno privilegiato l’accreditamento degli eventi anziché quello dei fornitori dei servizi di formazione”, ha condiviso l’indicazione che la riforma debba essere fatta mediante legge, riservandosi di avviare un confronto con il Governo su tale aspetto.