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ALLA CAMERA

Incentivi, parità limitata per i liberi professionisti

Incentivi, parità limitata per i liberi professionisti
Il disegno di legge di revisione degli incentivi approvato dal Senato, ora alla Camera, preoccupa il presidente di Confprofessioni. Nuovo testo in Assemblea dal 23 ottobre.

"È importante che sia stata aperta una strada, ma questa formula generica va corretta". Al Sole 24 Ore il presidente Gaetano Stella ribadisce le perplessità della Confederazione dei liberi professionisti sulla norma che  dovrebbe sancire la piena equiparazione tra imprese e liberi professionisti nell'accesso agli incentivi finanziari.

La novità è contenuta nella Delega al Governo sulla riforma del sistema degli incentivi, tuttavia una riformulazione peggiorativa del testo originale, subordina l'accesso alla clausola “ove ne ricorrano i presupposti e ove previsto”.  Confprofessioni chiede che la Camera ripristini il principio delega della piena equiparazione. "I professionisti devono essere sempre ammessi in automatico"- dichiara Stella. Senza condizioni.
Non si tratta nemmeno di richiedere nuove risorse pubbliche, si tratta di ripartire equamente tra imprese e professioni le risorse esistenti.

L'accesso condizionato per i liberi professionisti si deve ad un intervento della Ragioneria dello Stato, in apparente contraddizione con il principio legislativo della "inclusione dei professionisti" al sistema degli incentivi delle imprese, per "interesse nazionale,trasparenza delle procedure, coesione sociale, economica e territoriale".

Il disegno di legge di revisione degli incentivi (AC 1406), appena approvato dal Senato è ora all'esame della Commissione Attività Produttive della Camera. Il disegno di legge sarà in Assemblea da lunedì 23 ottobre, il termine per la conclusione dell'iter è venerdì 27 ottobre. 

Confprofessioni, ancora squilibri tra professioni e imprese