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DDL DELEGA AL GOVERNO

Università, come cambia l'accesso a Veterinaria

Università, come cambia l'accesso a Veterinaria
Definito il testo base della delega al Governo per la revisione dell'accesso ai corsi di laurea in Medicina, Oontoiatria e Medicina Veterinaria. Aboliti i test, ma non il numero programmato. La selezione è rinviata al superamento, con profitto, di un primo semestre di studio a libera iscrizione. Semestre comune a tutta l'Area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria. IL TESTO

La Commissione Istruzione del Senato ha iniziato l'esame del testo unificato, approvato mercoledì dal Comitato Ristretto. Il testo compendia cinque proposte di riforma e sarà la base per le proposte emendative e per gli ordini del giorno, da presentarsi entro il 13 maggio. Il testo stabilisce i principi e criteri di un'ampia delega al Governo - in particolare al Ministero dell'Università, "sentito il Ministero della Salute"- a legiferare in materia di revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria.

Scopo della riforma- L'obiettivo è duplice: il potenziamento numerico del Servizio sanitario nazionale e un potenziamento del sistema universitario, in termini di qualità della formazione. Inoltre, i nuovi laureati dovranno esprimere una formazione coerente con gli investimenti previsti della Missione 6 (Salute) del PNRR.  
Il numero complessivo degli studenti che potranno laurearsi in Medicina, Odontoiatria o in Medicina Veterinaria dovrà basarsi sulle esigenze del Servizio Sanitario Nazionale e anche su un ampliamento delle capacità ricettive delle università. Fra le deleghe consegnate al Governo c'è anche quella di procedere ad "un riordino dell'offerta formativa universitaria", attraverso il "necessario allineamento" tra i piani di studio dei corsi e un'offerta formativa che aderisca a "standard di qualità elevati".

Accesso libero per il primo semestre  - La prova selettiva e la conseguente graduatoria di ingresso al corso di lauree viene abolita. Gli studenti che aspirano alla professione medico veterinaria seguiranno un nuovo iter di ingresso:
- libera iscrizione al primo semestre del corso di laurea magistrale in medicina veterinaria
-nel primo semestre è "obbligatoria e gratuita" l'iscrizione ad un corso di laurea di "seconda scelta", diverso da Medicina, Odontoiatria e Medicina veterinaria. Si tratta di una opzione spendibile in caso di mancata ammissione al secondo semestre, che consente allo studente di valorizzare il semestre nel prosieguo della sua carriera universitaria

Formazione nel primo semestre- Saranno insegnate solo le discipline "qualificanti e comuni" a tutta l'Area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria, individuate con successivo decreto del Governo.  Il primo semestre sarà uniforme, sia nel piano di studi sia nel computo dei crediti formativi universitari. I crediti saranno acquisiti con esami di profitto anch'essi svolti secondo standard uniformi per tutta l'Area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria.
-agli studenti del primo semestre andrà data la possibilità di svolgere un'attività di formazione teorico-pratica anche sotto la guida di tutor, individuati tra i dirigenti medici e sanitari in servizio presso strutture ospedaliere, universitarie e  non universitarie, sia pubbliche che private convenzionate;

Ammissione al secondo semestre- Vi accede lo studente che ha conseguito tutti i crediti del primo semestre  e che si colloca in posizione utile nella graduatoria di merito nazionale. Il numero complessivo degli studenti ammessi al secondo semestre dovrà essere
- coerente con "il fabbisogno di professionisti determinato dal SSN"
- sostenibile per gli atenei,  anche attraverso il "potenziamento delle capacità ricettive" delle università, nel rispetto di "standard innovativi relativi alla qualità della formazione";

Mancata ammissione al secondo semestre
- E' garantito il riconoscimento dei crediti formativi universitari, ai fini del proseguimento nel corso di studi indicato come "seconda scelta" dallo studente, fin dal primo semestre, e non rientrante nell'Area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria. Il Governo individuerà le modalità per permettere l'iscrizione in corso d'anno.

Il fabbisogno di professionalità- Spetta al Governo, in particolare al Ministero della Salute, introdurre un sistema di monitoraggio dei fabbisogni del personale del SSN, anche a sostegno degli ambiti in cui si registrano eventuali carenze; il contingente degli studenti ammessi al secondo semestre- quindi al percorso di laurea- dovrà anche essere allineato "con i posti disponibili per l'accesso ai corsi di formazione post lauream".

Aspetti finanziari della delega- Il numero di studenti iscritti al primo semestre non viene considerato nel riparto annuale del Fondo per il finanziamento ordinario delle università. Tra i criteri del riparto incide anche il numero degli studenti iscritti, in relazione ai costi che l'ateneo sostiene per erogare la loro formazione.

Percorsi di orientamento- Fra i principi legislativi che la delega consegna al Governo, e in particolare al Ministero dell'Istruzione, c'è anche quello di organizzare dei "percorsi di orientamento e di sviluppo delle vocazioni"  negli ultimi tre anni di scuola secondaria di secondo grado. I percorsi di orientamento, organizzabili anche in collaborazione con gli ordini delle professioni sanitarie.

Preparazione al corso di laurea- Spetta al Governo prevedere dei percorsi di formazione e di preparazione ai corsi di laurea, anche in collaborazione con le università, acui possano accedere gli studenti e i diplomati delle scuole secondarie di secondo grado.

Iter- Sul testo unificato adottato dal Comitato Ristretto, la Commissione Istruzione del Senato potrà presentare emendamenti e ordini del giorno entro il 13 maggio. Una volta che la legge delega sarà approvata dalle Camere, il Governo avrà dodici mesi di tempo per emanare i decreti attuativi, nel rispetto dei principi legislativi dettati dal Parlamento.

Entrata in vigore
- Negli intenti dei Legislatori, la riforma dell'accesso dovrebbe attuarsi a partire dall'anno accademico 2025-2026.

TESTO_UNIFICATO_ADOTTATO_DALLA_COMMISSIONE.pdf74.41 KB