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STRATEGIA UE 2030

Agroecologia, la UE finanzierà chi tutela la biodiversità

Agroecologia, la UE finanzierà chi tutela la biodiversità
L'Unione Europea è pronta a invertire la perdita di biodiversità. "E' anche un imperativo economico". La PAC chiederà pratiche sostenibili, che passano anche per l'adozione di norme più rigorose in materia di benessere degli animali. La politica commerciale della Commissione Europea sosterrà attivamente la transizione ecologica. "Soluzioni basate sulla natura possono offrire sbocchi commerciali e occupazionali".


Per la sostenibilità a lungo termine la Commissione Europea mette in campo la "Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030". Adottata durante la fase acuta della pandemia di Covid-19, "la strategia sarà anche un elemento centrale del piano di ripresa dell'UE, determinante sia per prevenire la nuova insorgenza di zoonosi e rafforzare la nostra resilienza sia per offrire opportunità commerciali e di investimento immediate che rilancino l'economia dell'Unione".

La perdita di biodiversità e il collasso degli ecosistemi sono "una minaccia anche per le fondamenta della nostra economia", scrive la Commissione nel documento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea e che sarà proposto all'adozione delll'Europarlamento e del Consiglio.

Finanziamenti alle pratiche sostenibili- Il nuovo corso delle politiche unionali procederà di pari passo con la nuova strategia "Dal produttore al consumatore" e con la nuova politica agricola comune (PAC). I piani strategici della PAC saranno valutati in base a criteri climatici e ambientali  e per la loro capacità di sviluppare pratiche sostenibili quali l'agricoltura di precisione, l'agricoltura biologica, norme più rigorose in materia di benessere degli animali. "L'agroecologia è in grado di fornire alimenti sani senza alterare la produttività".
Anche la politica commerciale europea sosterrà attivamente la transizione ecologica: la Commissione valuterà l'impatto degli accordi commerciali sulla biodiversità.
I prodotti alimentari importati da paesi terzi devono rispettare le norme UE in materia di ambiente.

Le cinque cause dirette della perdita di biodiversità- Il numero di specie a rischio di estinzione "non è mai stato così alto nella storia dell'umanità" scrive la Commissione, ricordando che "negli ultimi 40 anni la fauna selvatica del pianeta si è ridotta del 60 % a causa delle attività umane". Le  principali cause della perdita di biodiversità sono cinque:
1. cambiamenti dell'uso del suolo e del mare
2. sfruttamento eccessivo delle risorse
3. cambiamenti climatici
4. inquinamento
5. specie esotiche invasive

Indicatori della salute dei sistemi agroecologici- Gli uccelli e gli insetti presenti sui terreni agricoli, in particolare gli impollinatori, sono di vitale importanza per la produzione agricola e per la sicurezza alimentare. "È imperativo invertirne l'allarmante tendenza alla diminuzione". Come illustrato nella strategia "Dal produttore al consumatore", la Commissione adotterà provvedimenti per ridurre entro il 2030 del 50 % l'uso dei pesticidi chimici in genere, e del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi.

Le specie esotiche invasive - Oltre a causare danni ingenti alla natura e all'economia, molte specie esotiche invasive favoriscono l'insorgenza e la diffusione di malattie infettive e costituiscono così una minaccia per l'uomo e la flora e la fauna selvatiche.Delle 1.872 specie oggi considerate in via di estinzione in Europa, 354 sono minacciate da specie esotiche invasive. In assenza di misure efficaci di controllo, il tasso di invasione continuerà a crescere e, con esso, i rischi per la natura e l'economia.
È anche necessario dare impulso all'attuazione del regolamento dell'Unione sulle specie esotiche invasive e di altre disposizioni legislative e accordi internazionali in materia allo scopo di ridurre al minimo e, ove possibile, eliminare, l'introduzione e l'insediamento di specie esotiche nell'ambiente europeo. Quel che ci si prefigge è di gestire le specie esotiche invasive insediate e ridurre del 50 % il numero di specie della lista rossa da queste minacciate.

One Health- L'UE aumenterà il sostegno agli sforzi da compiere a livello mondiale per applicare l'approccio "One Health" , che riconosce il nesso intrinseco tra la salute umana, la salute degli animali e una natura integra e resiliente.

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