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A.A. 2017-2018

Veterinaria, convocato il tavolo di programmazione

Veterinaria, convocato il tavolo di programmazione
La Direzione Generale delllo Studente ha convocato il tavolo tecnico per la definizione dei posti disponibili al corso di laurea in medicina veterinaria. I criteri di programmazione non si basano più solo sul fabbisogno stimato del SSN, ma viene considerata la capacità di assorbimento del mercato. Oggi l'Accordo alla Stato Regioni.
La convocazione è indetta dal Ministero dell'Università per lunedì 12 giugno nella sede ministeriale di Via Carcani. All'ordine del giorno, la definizione dei posti disponibili per le immatricolazioni nell'anno accademico 2017-2018. Per la prima volta, quest'anno, la programmazione ai corsi di Medicina Veterinaria si baserà sulla nuova metodologia, definita con l'Accordo del 9 giugno 2016.

Con la nuova metodologia si intende prevenire lo squilibrio fra domanda e offerta, "assicurando le corrette e opportune condizioni di lavoro e di occupazione". Fra le specifiche del nuovo metodo assumono rilevanza le variazioni demografiche di ciascuna professione sanitaria, i cambiamenti intercorsi nelle modalità di erogazione delle prestazioni, la quantità di professionisti attivi e non attivi sul mercato del lavoro e i flussi futuri in uscita e in entrata nel mercato del lavoro professionale.

Su queste basi, lo schema di Accordo Stato Regioni per la Conferenza Stato Regioni ha indicato un fabbisogno formativo di 520 medici veterinari per l'anno accademico 2017-2018. Il documento è oggi all'ordine del giorno della Conferenza.

Ai lavori del tavolo partecipano la Direzione Generale delle professioni sanitarie del Ministero della Salute, esponenti della CRUI e dell'ANVUR, e per i Dipartimenti di Medicina Veterinaria il Presidente della Conferenza dei Direttori di Dipartimento.  Nella stessa riunione si procederà anche alla definizione del numero programmato ai corsi di laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria. Per le professioni sanitarie a numero programmato, il tavolo include rappresentanti dei rispettivi Ordini nazionali e dell'Osservatorio Nazionale delle Professioni Sanitarie.