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LUCI ACCESE SUI FARMACI SPECIFICI PER GLI ANIMALI

LUCI ACCESE SUI FARMACI SPECIFICI PER GLI ANIMALI
Il farmaco veterinario ha precise specificità ed è ampiamente testato per efficacia, tollerabilità e sicurezza sulle varie specie a cui sono destinati. Antonio Terraneo ha firmato un articolo dedicato ai temi affrontati durante la sessione del farmaco veterinario del 67° SCIVAC. Il quotidiano Libero accende "le luci mediatiche su un problema che merita un'attenta analisi".

Il farmaco veterinario ha precise specificità ed è ampiamente testato per efficacia, tollerabilità e sicurezza sulle varie specie a cui sono destinati. Per tutelare queste scelte e per accendere le luci mediatiche su un problema che merita un'attenta analisi, Antonio Terraneo del quotidiano Libero, ha dedicato un articolo all'importanza dei farmaci specifici per gli animali.

L'articolo riprende ampi stralci dell'intervento del Prof. Roberto Villa durante il 67° Congresso SCIVAC di Arezzo, in occasione del quale sono state fornite le basi scientifiche della corretta terapia e dell'impiego del medicinale veterinario: " Utilizzare un farmaco non sperimentalmente studiato per la specie interessata può comportare variazioni sia cinetiche che dinamiche, basate sulle differenze legate alla formulazione e alle caratteristiche anatomiche, fisiologiche e biochimiche dell'animale".

Nell'articolo di Terraneo vengono anche riprese considerazioni sviluppate in sede congressuale da Carlo Scotti, Presidente Senior dell'ANMVI sul ruolo centrale che il medico veterinario deve avere nella prescrizione e nella dispensazione, anche rispetto a motivazioni di costo e comodità alla base di un ricorso "improprio" all'uso in deroga del medicinale destinato all'uomo.

"Un maggior utilizzo del farmaco veterinario porterebbe ad una progressiva riduzione dei costi e a maggiori introiti che permetterebbero investimenti da parte delle aziende per a ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci"- ha sottolineato Villa, ricordando che "un primo passo per intraprendere questa strada può essere quello di dare la gestione commerciale del farmaco veterinario al veterinario, cosa che permetterebbe l'incentivazione dell'utilizzo, innescando un circolo virtuoso in termini di riduzione dei costi e sviluppo".

"Le aziende della salute animale si sono impegnate per portare un numero elevato di farmaci sul mercato e stanno investendo per crearne di innovativi al servizio della classe medico veterinaria". Questo il punto di vista del Direttore di AISA, Roberto Cavazzoni, interpellato da Libero sull'argomento.

"AISA è soddisfatta che finalmente questa tematica esca dal buio e venga discussa a vari livelli: politico, tecnico e gestionale- continua Cavazzoni- Consci che a livello politico esiste una regolamentazione chiara che disciplina l'uso in deroga ed il conseguente principio della cascata, ritengo più importante focalizzare oggi l'attenzione su altri aspetti". Con soddisfazione possiamo affermare che oggi tutte le più importanti patologie sono curabili con prodotti per uso veterinario in commercio e che il numero di formulazioni e presentazioni garantisce una copertura completa per tutte le taglie degli animali da compagnia".

Non solo. Cavazzoni dichiara che "oggi i veterinari hanno la grande occasione di diventare un canale aggiuntivo di dispensazione del farmaco per uso veterinario. Questo non va osservato soltanto da un punto di vista economico, ma soprattutto  perché garantisce un immediato inizio della terapia idonea decisa dal medico veterinario con conseguenti garanzie di successo terapeutico più elevate".

Allegati
pdf L'ARTICOLO DEL QUOTIDIANO LIBERO.pdf