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NO DELLA CORTE DEI CONTI, RITIRATO IL DECRETO SUI LEA

NO DELLA CORTE DEI CONTI, RITIRATO IL DECRETO SUI LEA
Il Governo ha ritirato il DPCM sui nuovi Livelli essenziali di assistenza "perché mancava la copertura economica per circa 800 milioni di euro". Lo conferma il sottosegretario Fazio, dopo i rilievi avanzati dalla Corte dei Conti.

Il Governo ha ritirato il DPCM sui nuovi Livelli essenziali di assistenza "perché mancava la copertura economica per circa 800 milioni di euro". Lo conferma all'Adnkronos Salute il sottosegretario Ferruccio Fazio, che l'altro ieri ha comunicato la notizia alle Regioni, dopo i rilievi avanzati dalla Corte dei Conti.

"I nuovi LEA - precisa Fazio - implicavano, come già noto, spese per 800 milioni di euro in più che, evidentemente, non sono disponibili nel bilancio dello Stato". Fazio sottolinea come il Governo comprenda le difficoltà legate alla decisione. "Stiamo lavorando - conclude - per rivedere tutta la situazione dei LEA e per garantire, fra le nuove prestazioni a carico del SSN assicurate a livello nazionale, almeno alcune categorie che erano state introdotte, come i comunicatori vocali per i disabili, i farmaci antiretrovirali, e quelli per le malattie rare". Saranno invece "eliminate altre prestazioni, che possono essere tranquillamente tolte perché obsolete".

Nei nuovi LEA le attività veterinarie venivano aggregate in maniera diversa da quella tradizionale con il rischio di una diversa articolazione e strutturazione dei servizi veterinari, che aveva destato le perplessità della FNOVI, che aveva chiesto la creazione del Dipartimento di sanità animale e sicurezza alimentare, proprio in risposta al DPCM 23 aprile 2008.

Il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani ha espresso al riguardo profonda preoccupazione. "Che la proposta dei nuovi Livelli essenziali di assistenza avesse la necessità di una verifica di compatibilità finanziaria - riconosce Errani in una nota - era un problema già sollevato dalle Regioni in sede di approvazione.

La recente scelta del Governo, in risposta ai rilievi della Corte dei Conti, di revocare il relativo DPCM, e la contemporanea proposta di drastica riduzione unilaterale del Fondo sanitario nazionale a partire dal 2010, rende ora alquanto preoccupante la situazione. Il Governo - prosegue il presidente della Conferenza delle Regioni - ci dirà cosa intende fare rispetto ad alcune scelte attese e fortemente innovative contenute nel provvedimento revocato, quali ad esempio: il vaccino Hpv; il parto indolore; le cure odontoiatriche agli indigenti; il riconoscimento di altre 109 malattie rare; l'ampliamento dell'assistenza protesica con l'introduzione di nuovi ausili informatici e di comunicazione; il rafforzamento dell'assistenza domiciliare. E' bene chiarire fin d'ora - conclude - che non sarebbero accettabili coperture non realistiche e non verificabili. Attendiamo preoccupati le proposte del Governo".