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DESTINATI A MACELLAZIONE CAVALLI USATI IN TEST

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“Da quando sabato scorso è scoppiata la polemica altri 136 cavalli, 27 in media ogni giorno, sono stati soppressi nei macelli della nostra regione, mentre in Italia ne vengono macellati oltre 136mila ogni anno (fonte Istat)”. Così Santino Prosperi, preside della Facoltà di Veterinaria replica alle proteste recentemente sollevate contro un programma di ricerca per migliorare le terapie delle lesioni tendinee dei cavalli che prevede la soppressione di tre animali. “Su circa 10mila cavalli macellati ogni anno in Emilia Romagna (9.977 nel 2005, fonte Istat), i tre cavalli al centro della contesa, sono gli unici la cui soppressione serve al preciso scopo di curare in modo più efficace e, se possibile, salvare la vita a molti loro simili. Gli animali al centro della polemica erano infatti già destinati alla macellazione e, al momento, non sarebbero più vivi da mesi”. “Lo studio in corso serve a sviluppare cure innovative e più efficaci per i cavalli che si fanno male ai tendini durante le gare sportive. Un problema che colpisce circa il 46% degli animali da competizione e che ne porta all’allontanamento dall’ambiente sportivo. Un allontanamento che, spesso, avviene dopo tentativi di recupero dolorosi per gli animali e che può concludersi con la macellazione dei quadrupedi che non possono più gareggiare. Ad oggi i trattamenti terapeutici applicati sono spesso inefficaci, basati su conoscenze incomplete e informazioni scientifiche non validate, e lasciano spazio a dolorose recidive”. “Purtroppo per ottenere risultati davvero utili è necessario asportare i tendini dei tre cavalli al centro della sperimentazione. Mantenere gli animali in vita dopo l’asportazione del tendine si tradurrebbe in una maggiore sofferenza per essi. Con altri esami, come biopsie o ecografie, si otterrebbero invece risultati incompleti e non significativi. Lo studio è stato concepito sin dal principio come uno studio pilota, proprio per ridurre al massimo il numero degli animali trattati. E anche nella ideazione dell’esperimento, si è tenuto in grande conto l’invasività della metodica e il benessere dei cavalli. Va sottolineato fortemente che la ricerca viene condotta nel totale rispetto di tutte le procedure e le normative del settore ed è stata autorizzata dal Ministero della Salute, dopo parere positivo dell’Istituto superiore di sanità. Gli scienziati che la conducono sono gli stessi “medici degli animali” che, quotidianamente, lavorano con passione per assicurarne salute e benessere. Sono gli stessi veterinari impegnati regolarmente nella cura dei cavalli malati e sono i primi a volerne lenire le sofferenze. (Uff. stampa Università di Bologna)