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PREVIDENZA, T.U. PER LA COMPLEMENTARE
All'ordine del giorno della riunione indetta per oggi dall'ADEPP, l'Associazione che riunisce le Casse di previdenza privatizzate, vi è il progetto di costituire un grande fondo negoziale di previdenza complementare per 1 milione e 700 mila professionisti.
A favorire questa iniziativa è anche l'emanando Testo Unico sulla previdenza complementare che come ha annunciato il sottosegretario ala welfare, Alberto Brambilla, prevede una serie di incentivi fiscali e di gestione per favorire lo sviluppo dei fondi integrativi. Il Presidente dell'ADEPP, Maurizio De Tilla, annunciando il progetto, ha dichiarato:" La previdenza del primo pilastro non basta più, occorre pensare a soluzioni alternative ed è quello che contiamo di fare al più presto. Il progetto piace molto a Brambilla che conta di emanare il Testo Unico sulla previdenza complementare entro due mesi ed ha dichiarato: "Sarà un testo particolarmente innovativo, sia sotto il profilo delle norme di accesso per i giovani sia sotto il profilo fiscale".
De Tilla ha anche ricordato che di fronte al totale silenzio del Governo e del Parlamento alle richieste e sollecitazioni dell'ADEPP per eliminare la doppia tassazione che pesa sui conti delle Casse, è previsto un ricorso alla Corte Costituzionale per ottenere la soppressione del doppio balzello.
Nei giorni scorsi, il Ministero del Welfare ha incontrato i vertici delle Casse professionali per discutere le linee guida di un porgetto volto a dare più trasparenza e omogeneità ai conti delle Casse.
Secondo il ministero, infatti, grazie a criteri uniformi sarà possibile prevenire eventuali crisi e dare maggiori garanzie per i giovani. L'ADEPP, accogliendo la proposta del Ministero, ha anche ricordato di aver già cominciato a delineare alcune linee comuni alle quali si adegueranno tutte le Casse.
Secondo il sottosegretario al welfare, Alberto Brambilla, la disponibilità delle Casse è positiva, ma la preoccupazione degli organi di controllo della previdenza professionale rientrerà soltanto quando tutti gli enti saranno passati in modo più o meno graduale dal sistema retributivo a quello contributivo. (ItaliaOggi, 5 maggio 2005)