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STRAGE DI CAVALLI SU MOTONAVE

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(dal Corriere della Sera di oggi, articolo di Emilio Nessi)- CIVITAVECCHIA-RM- Undici cavalli e due vitelli morti, schiacciati tra i corpi di altri animali e le lamiere. I sopravvissuti estratti a fatica, feriti e sotto choc. Tutto per colpa di una tempesta in alto mare. E di un autotreno rovesciato. La strage di animali è avvenuta nella notte tra sabato e domenica sulla Eurostar, una motonave per il trasporto di merci e passeggeri della Grimaldi Group, in viaggio da Barcellona a Civitavecchia. Il tir con il suo carico di 49 animali (13 cavalli e 36 vitelli), giunto a Barcellona da Saragozza, viene imbarcato e sistemato a prua. Le condizioni meteorologiche non spaventano il comandante: l’Eurostar ha una stazza da 20 mila tonnellate, può trasportare 1.400 passeggeri e circa 100 tra auto e rimorchi. Il viaggio è proseguito in una situazione di emergenza e il comandante ha informato la Capitaneria di porto di Civitavecchia. Quando la nave è arrivata in Italia (alle 18 di domenica, con tre ore di ritardo), gli uomini della capitaneria, i carabinieri e i veterinari della Asl si sono trovati di fronte a uno spettacolo agghiacciante: sangue dappertutto, le carcasse di cavalli e vitelli schiacciate l’una sull’altra. Per raddrizzare il tir è dovuta intervenire una grossa autogru del porto. L’intero carico è stato poi trasferito a Manziana, una località alle porte di Roma, dove è in funzione un centro veterinario. E lì, all’apertura dei portelloni, si è fatta la conta di morti e sopravvissuti. Il compito dei veterinari della Asl, sia per gli accertamenti sulle cause dei decessi che per le cure agli animali feriti e sotto stress, non sarà facile. Le indagini hanno già evidenziato una serie di irregolarità. La Capitaneria ha denunciato a piede libero il comandante della nave per non aver ben fissato l’automezzo sul ponte. I carabinieri hanno invece denunciato i due autisti romeni per maltrattamento di animali. Nel corso dei controlli gli inquirenti hanno inoltre scoperto che il trasporto doveva avvenire via terra e non via mare. Tutti gli animali erano diretti a un macello di Catania. La Lav ha preannunciato denunce nei confronti della società armatrice del traghetto, dei veterinari spagnoli e dei trasportatori. Per ora gli animali scampati verranno curati nel centro laziale. - La LAV ha inoltre ringraziato le autorità e il Servizio Veterinario Usl di Civitavecchia (Roma)” per il loro intervento, che ha permesso di non rendere ancora più drammatico il bilancio di questa orrenda storia”.