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INTERSINDACALE, SCIOPERO IL 9 FEBBRAIO

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Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e tecnico amministrativa hanno proclamato lo stato di agitazione e minacciano una giornata di sciopero nazionale per lunedi' 9 febbraio se non otterranno cio' che chiedono. Tra i punti fondamentali della vertenza per la salute ci sono la politica sanitaria del Governo, il progressivo impoverimento del servizio sanitario nazionale, il rinnovo dei contratti. “Di concerto con le altre organizzazioni sindacali- avvisa una nota del SIVEMP- le assembleee aziendali unitarie sono state posticipate al 20 gennaio (anzichè al 16 gennaio) per consentire una migliore preparazione dell'evento. Tutti gli iscritti- prosegue la nota- sono chiamati a collaborare con le proprie Segreterie aziendali per garantire una buona riuscita dell'iniziativa in un momento fondamentale per il futuro della nostra professione e per ottenere risposte concrete sul nostro contratto”.
Sul tavolo della contrattazione con il Ministero della Salute, i sindacati chiedono l'abolizione dell'istituzione di un super controllo da parte del Ministero dell'Economia di tutte le prescrizioni mediche; l'integrazione nella legge finanziaria 2004 di fondi adeguati, come richiesto anche dalle Regioni. I sindacati si dichiarano inoltre contrari a quella che definiscono ''una devoluzione disgregatrice del sistema sanitario nazionale''. ''Siamo esasperati dal progressivo impoverimento del Ssn e dal tentativo di creare 21 servizi regionali diversi - dice Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici - dal peggioramento delle attuali condizioni dei dirigenti del Ssn attraverso la riforma delle pensioni, il mancato finanziamento del rinnovo contrattuale e il blocco indiscriminato delle assunzioni che si accompagna alla crescita dei contratti atipici, creando medici di serie A e di serie B''.