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REATI E ANIMALI

Leggi speciali abrogate? Zootecnia sarebbe fuori legge

Leggi speciali abrogate? Zootecnia sarebbe fuori legge
Le modifiche al Codice Penale, all'esame della Camera, contengono un "vulnus". AIA dice no all'abrogazione delle leggi speciali e alle guardie zoofile in allevamento.

Con l’articolo 7 della pdl Brambilla si propone l’abrogazione delle “leggi speciali in materia di animali”.  L'abrogazione riguarderebbe l'articolo 19-ter del Regio Decreto 601/1931l'articolo 19-ter del Regio Decreto 601/1931, in forza del quale- a tutt’oggi - i reati contro gli animali del Titolo IX-bis del Codice Penale non trovano applicazione nei casi previsti dalle leggi speciali per alcune attività, fra cui l’allevamento, il trasporto, la macellazione degli animali.

Per l’Associazione Italiana Allevatori, l’abrogazione delle leggi speciali renderebbe penalmente perseguibili le attività svolte nell’esercizio dell’impresa agricola. Si tratta- scrive il Segretario Generale Mauro Donda nella memoria depositata in Commissione Giustizia-  di "un vulnus in materia penale". Fattispecie delittuose come l’uccisione di animali rischierebbero di applicarsi anche ad alcune condotte riconducibili alle attività agricole. 
Nel novero dei casi speciali, previsti dal Regio Decreto 601/1931 attualmente rientrano anche le attività di sperimentazione scientifica con animali, l'attività circense, i giardini zoologici e le manifestazioni storiche e culturali con impiego di animali autorizzate.

Fra gli altri rilievi mossi alla proposta di legge, l'Associazione degli Allevatori ritiene  “non condivisibile” l’articolo 11 che attribuisce alle guardie zoofile lo svolgimento di funzioni “per le quali- perlomeno nel caso degli allevamenti zootecnici- sono indispensabili conoscenze e competenze specifiche sulle tecniche e sulle tipologie di allevamento, sulle razze allevate, sulle norme di biosicurezza, sulle disposizioni per sicurezza sul lavoro che è necessario osservare in allevamento”.
Si tratterebbe di una attività di vigilanza “che si sovrappone a quella già svolta regolarmente ed efficacemente dai veterinari professionisti del servizio pubblico”- afferma il Segretario generale della Associazione Italiana Allevatori.

Le proposte di riforma della tutela penale degli animali, dopo un ciclo di audizioni in Commissione Giustizia, saranno all'ordine del giorno dell'Aula di Montecitorio il 20 febbraio.