La Direzione Generale della sanità Animale e dei Farmaci Veterinari (DGSAF) richiama l’attenzione del settore su alcuni adempimenti dettati dal decreto ministeriale sulla "Gestione e funzionamento dell’anagrafe degli equini” in vigore dal 10 gennaio scorso. Le precisazioni riguardano in particolare l'inserimento in Banca Dati Nazionale degli equidi provenienti da Stati dell'Unione Europea e da Paesi Terzi.
- Inserimento in BDN di equini provenienti da Stati UE.
L’equino sarà gestito in BDN come “equino non registrato". Il sistema BDN informa l’utente del fatto che, se l’equino appartiene ad una razza gestita da uno degli Enti selezionatori riconosciuti in Italia e facenti parte dell’elenco degli Organismi di rilascio (OR), può richiederne l’iscrizione al libro genealogico. In questo caso, una volta completata la procedura di iscrizione, tale Ente selezionatore assumerà la competenza sull’equino in qualità di OR, aggiornando in BDN lo stato di “equino registrato”.
Se l’equino è già iscritto ad un libro genealogico gestito da un Ente selezionatore autorizzato come OR l’operatore può presentare domanda di inserimento in BDN direttamente all’OR competente sulla razza che provvederà ad iscrivere il capo in BDN entro 7 giorni dal suo arrivo in Italia. L’operatore è direttamente responsabile della veridicità e della correttezza dei dati che trasmette in BDN e della relativa documentazione.
La nota ministeriale riporta l’elenco aggiornato degli Organismi di Rilascio.
- Inserimento in BDN di equini provenienti da Stati EXTRA UE.
Per gli equini provenienti da Paesi extra UE vi è la possibilità che lo SLID (Single Lifetime Identification Document) non sia conforme alla normativa UE e pertanto l'OR competente o la ASL dovranno valutare la possibilità di renderlo conforme o di rilasciare un nuovo SLID allegando a questo la copia del documento originario opportunamente invalidato. Nei casi in cui l’operatore richieda l’inserimento in BDN oltre i 30 giorni, l’OR o la ASL rilascia uno SLID con dicitura “duplicato” e “non destinato alla produzione di alimenti”.
Sono irrevocabilmente esclusi dalla produzione di alimenti: gli equini provenienti da un paese terzo o territorio non elencato nell’allegato della decisione 2011/163/UE o per i quali l’attestato di sanità pubblica non sia stato certificato.
Ulteriori indicazioni operative- La nota ministeriale ricorda alcune indicazioni operative sulla permanenza nello stabilimento di destinazione e sul soggiorno temporaneo in Italia.
Gli equini, dopo l’ingresso da Stati membri o da Paesi terzi, ad eccezione degli equini destinati a corse, competizioni e manifestazioni culturali equestri, restano nello stabilimento di destinazione, eccetto i centri di raccolta, per un periodo di almeno 30 giorni successivi al loro arrivo in tale stabilimento.
L'operatore di prima destinazione italiana di equini che soggiornano momentaneamente in Italia, al solo fine di tracciare le successive movimentazioni sul territorio nazionale, iscrive in BDN, entro 7 giorni dall’arrivo, i capi nel proprio stabilimento, anche nei seguenti casi:
- equini che partecipano a competizioni, corse, spettacoli, addestramento e operazioni di esbosco per
un periodo non superiore a 90 giorni;
- stalloni che soggiornano in Italia per la stagione riproduttiva;
- giumente che soggiornano in Italia ai fini della riproduzione per un periodo non superiore a 90 giorni.
Schede gestionali inerenti al sistema I&R degli equini- Sul portale Vetinfo - sezione equini, alla voce di menu “dati – info – schede online”, sono pubblicate delle schede gestionali inerenti al sistema I&R degli equini. Tali schede saranno periodicamente aggiornate dalla DGSAF al fine di rendere disponibili alcune indicazioni di riferimento per la gestione del sistema da parte dei principali utenti, operatori, ASL, OR e veterinari liberi professionisti.
Equini, come rilasciare il documento di identificazione
Equini, schede gestionali per Veterinari e Operatori
ELENCO_AGGIORNATO_OR.pdf327.24 KBNOTA_DGSAF_EQUINI_DA_PAESI_UE_ED_EXTRA_UE.pdf415.88 KB