Nel primo semestre dell'anno, nei territori non indenni si sono registrati 35 focolai di brucellosi bovina e bufalina e 5 di brucellosi ovi-caprina. Nello stesso periodo è aumentata l'incidenza della tubercolosi bovina. I dati sono stati raccolti e analizzati dai rispettivi Centri di referenza. Il Ministero della Salute raccomanda tempestività e accuratezza nel SIMAN.
Sono state trasmesse ai Servizi Veterinari due relazioni semestrali sulla qualità delle indagini epidemiologiche, rispettivamente per Brucellosi e per MTBC (Mycobacteria Tuberculosis Complex). Le relazioni- elaborate dai rispettivi Centri di referenza- sono accompagnate da una nota del Ministero della Salute che formula una serie di raccomandazioni.
La stesura di relazioni sulla qualità delle indagini epidemiologiche si inserisce nella cornice del
Decreto del Ministero della Salute, 2 maggio 2024 che ha disciplinato l'adozione di programmi nazionali obbligatori di eradicazione per brucellosi e tubercolosi nei bovini e brucellosi negli ovi-caprini (
qui gli Allegati).
L'utilità finale delle relazioni è di consentire alle autorità territoriali di verificare la situazione epidemiologica, e la qualità delle indagini epidemiologiche, allo scopo di esaminare e risolvere le eventuali criticità emerse.
- BRUCELLOSI - I dati analizzati nella relazione semestrale- curata dall'IZSAM-sono stati estratti dal sistema VETINFO. La relazione conclude raccomandando l'applicazione uniforme delle procedure di apertura del sospetto in SIMAN in presenza di positività sierologica. Raccomanda inoltre di rafforzare l’attività di formazione e sensibilizzazione dei Servizi Veterinari territoriali e di monitorare costantemente la coerenza tra i dati sierologici e la corretta registrazione degli eventi nel sistema informativo. Di seguito i dati, nella sintesi conclusiva della relazione.
Province indenni -Nel corso del primo semestre 2025, le province indenni hanno registrato un unico focolaio di brucellosi bovina, per il quale l’indagine epidemiologica è stata condotta in modo corretto e completo, mentre non sono stati confermati focolai di brucellosi ovi-caprina.
Tuttavia, si evidenzia una criticità significativa nella gestione della sorveglianza, in quanto è stata rilevata la presenza di 3 stabilimenti bovini e 25 ovicaprini con positività sierologiche che non hanno visto la conseguente apertura di un caso sospetto nel sistema informativo SIMAN. Tale mancata registrazione e gestione rappresenta un fattore di rischio che può compromettere l’efficacia dei sistemi informativi sviluppati per la verifica delle azioni di controllo previste in applicazione al Piano Nazionale di Eradicazione.
Nei territori non indenni, il primo semestre del 2025 ha visto la conferma di 35 focolai di brucellosi bovina e bufalina e di 5 focolai di brucellosi ovi-caprina.
Complessivamente, le indagini epidemiologiche risultano concluse solo per 13 focolai, mentre per i restanti sono tuttora in corso o non appaiono correttamente completate nei sistemi informativi. Tale evidenza sottolinea la necessità di rafforzare la tempestività e l’accuratezza della compilazione. Un miglioramento in tal senso è cruciale per assicurare una tracciabilità completa dei focolai e per fornire un supporto più efficace alle azioni di controllo volte a prevenire la diffusione dell’infezione e a contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di eradicazione della brucellosi sull’intero territorio nazionale.
- TUBERCOLOSI BOVINA- La relazione, nel mettere in luce un generale aumento dell'incidenza epidemiologica, mette in luce criticità nella conduzione delle indagini e nelle registrazioni in SIMAN.
Zone indenni- Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, nelle regioni indenni l’incidenza di malattia risulta complessivamente in aumento. Ciò è principalmente dovuto alla notifica di alcuni focolai in due regioni (Lombardia e Veneto) che l’anno scorso non hanno notificato focolai e nella provincia di Isernia (10 focolai) dove sono proseguite le attività di rintraccio iniziate a fine 2024. Allo stato attuale non è possibile verificare se l’aumento della notifica dei focolai nel primo semestre dell’anno è correlato all’attività di sorveglianza che da quest’anno è rivolta principalmente sugli allevamenti con elevato rischio di introduzione dell’infezione.
Nonostante l’esecuzione dell’indagine sia un obbligo in caso di sospetto o focolaio di malattia ed un importante strumento di prevenzione, risulta piuttosto elevato il numero di indagini solamente avviate, tale valore rimane sui livelli registrati lo scorso anno. Per quanto riguarda le indagini presenti in SIMAN, per oltre la metà dei focolai non è stata indicata la probabile origine dell’infezione. Inoltre in circa metà dei casi, l’indagine epidemiologica non è stata conclusa, anche se il focolaio risulta già estinto. Si ricorda che la chiusura dell’indagine può essere effettuata anche successivamente all’estinzione del focolaio.
Zone non indenni- Come per le zone regioni indenni, anche nelle province non indenni rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, è stato notificato un numero maggiore di focolai, in particolare nelle regioni Calabria (dai 14 focolai del 2024 ai 33 focolai del 2025), Campania (da 15 a 27), Puglia (da 1 a 12) e Sicilia (da 77 a 98). Allo stato attuale non è possibile verificare se l’aumento dell’incidenza è correlato all’intensificazione dei controlli che sono stati svolti, in particolare nelle aree cluster. Nonostante l’esecuzione dell’indagine epidemiologica sia un obbligo in caso di sospetto o focolaio di malattia e l’attività di audit che è stata svolta nel mese di marzo 2025, risulta ancora elevato, anche se in diminuzione rispetto allo scorso anno, la percentuale di indagini solamente avviate. Per quanto riguarda le indagini registrate in SIMAN, per oltre il 90% dei focolai non è stata indicata o individuata la probabile origine dell’infezione e di conseguenza il 91% dei focolai è stato registrato come primario. Infine, in circa un quarto dei casi, l’indagine epidemiologica non è stata conclusa, anche se il focolaio risulta già estinto. Si ricorda nuovamente che la chiusura dell’indagine può essere effettuata anche successivamente all’estinzione del focolaio.
Tempismo e accuratezza in SIMAN- Alla luce di quanto emerge dalle relazioni, il Ministero della Salute raccomanda "
il rispetto delle tempistiche e l’accuratezza nella conduzione e registrazione delle indagini epidemiologiche su SIMAN (Sistema Informativo Malattie Animali)". Si tratta di una raccomandazione "
fondamentale - prosegue la nota ministeriale-
al fine di eradicare sul territorio nazionale queste malattie, in quanto consente di garantire la tracciabilità degli animali e orientare le misure di controllo necessarie per prevenire e contenere la diffusione dell’infezione".Mancata registrazione su SIMAN- Corollario della raccomandazione e il rilevamento di mancate registrazioni in SIMAN di focolai sospetti a seguito di positività sierologiche rilevate dai Servizi veterinari competenti, come prevede il
decreto legislativo 136/2022 (articolo 6, comma 3)
. "
Il mancato inserimento di detta informazione- avverte il Ministero-
compromette l’efficacia dei sistemi informativi sviluppati per la verifica delle azioni di controllo previste dal Piano Nazionale di eradicazione.
RELAZIONE_SEMESTRALE_MTBC_2025.pdf
RELAZIONE_SEMESTRALE_BRUCELLOSI_IE_2025.pdfallegati I e II – I semestre 2025.