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Professioni sanitarie, si prepara una nuova riforma

Professioni sanitarie, si prepara una nuova riforma
Il Governo prepara  un nuovo riordino delle Professioni e degli Ordini della sanità. Su proposta del Ministro della Salute, il Governo chiede la delega al Parlamento per aggiornare l'ordinamento, valorizzare i professionisti e aumentare l'attrattività del SSN. Limiti alla responsabilità professionale. Attuazione entro il 2026. LA BOZZA
A sette anni dalla Riforma Lorenzin, il Governo punta a dare una maggiore coerenza "giuridica, logica e sistematica" alla normativa sulle professioni sanitarie, aggiornandola alle disposizioni unionali, nel rispetto del riparto di competenze legislative tra lo Stato e le Regioni. Il Disegno di legge delega - le cui bozze sono circolate ai primi di agosto- non è ancora stato approvato dal Consiglio dei Ministri nè trasmesso al Parlamento. 

Attuazione entro il 2026- Sulla base del testo circolato fra gli addetti ai lavori, il Governo chiederà alle Camere la delega ad adottare, entro il 31 dicembre 2026, uno o più decreti legislativi, sulla base dei princìpi e criteri direttivi generali indicati dallo stesso Ddl.  Si tratta di introdurre misure dirette a incrementare il personale sanitario, a valorizzare la professionalità, le competenze e la formazione specialistica dei professionisti sanitari

Valorizzazione delle competenze professionali - I criteri direttivi del Governo sono improntati ad attualizzare le competenze professionali rispetto alla evoluzione dei bisogni di salute della popolazione e alle nuove tecnologie. Si tratta di promuovere l’istituzione di un Sistema nazionale di certificazione delle competenze per il settore sanitario, valorizzando l’esperienza e le competenze acquisite dai professionisti sanitari e di creare un sistema di governance dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel settore sanitario, nel rispetto del regolamento (UE) 2024/1689;

Formazione- Va aggiornata  la formazione manageriale del personale del Servizio sanitario nazionale, mentre gli obiettivi della formazione continua in medicina vanno adattati ai  nuovi bisogni di salute e le relative competenze sanitarie.

Revisione della disciplina degli Ordini professionali- Oltre alla revisione del sistema sanzionatorio, nell’esercizio della delega il Governo adotterà i necessari correttivi afferenti alle competenze e alla scadenza dei mandati degli organi. Inoltre, saranno introdotte misure volte a valorizzare il ruolo degli Ordini professionali quali organi sussidiari dello Stato.
Si prevede una revisione e l'adeguamento dell’apparato sanzionatorio amministrativo e disciplinare vigente, attraverso la previsione di sanzioni efficaci, dissuasive e proporzionate a natura e gravità delle relative violazioni.

Responsabilità professionale- L'articolato del Ddl delega include modifiche alla legge 8 marzo 2017, n. 24 sulla responsabilità professionale, con correttivi volti ad alleggerire il carico sui professionisti sanitari, sia dal punto di vista penale che civile, rafforzando il peso delle linee guida e delle buone pratiche cliniche a discolpa dell'esercente la professione sanitaria e della struttura sanitaria.

Rafforzare l’attrattività del Servizio sanitario nazionale- Il Governo punta a contrastare la carenza di personale e la disomogeneità nella distribuzione dei professionisti sanitari anche attraverso il ricorso a forme di lavoro flessibile per l’impiego degli specializzandi nel Servizio sanitario nazionale, compatibilmente con le esigenze di formazione.
Si punta inoltre a  favorire il mantenimento in servizio del personale sanitario mediante incentivi per lo sviluppo della carriera professionale e l’individuazione di misure in favore del
personale che opera in particolari condizioni di lavoro o che presta servizio in aree disagiate.

Specializzandi e Specializzazioni- Il Governo punta allo sviluppo di una  metodologia comune di pianificazione e previsione del numero di specializzandi in relazione a ciascuna specializzazione medica. Per il potenziamento della formazione sanitaria specialistica, il Ddl si prefigge di  valorizzare le specializzazioni sanitarie aumentandone l’attrattività, mediante l’istituzione di scuole di specializzazione, con riferimento esplicito alle professioni di chimico, odontoiatrae biologo.

Semplificazioni e sicurezza-
 Per ottimizzare i tempi di lavoro, il Ddl Delega punta a semplificare le attività amministrative che gravano sul personale sanitario. Tra i criteri di delega che informeranno i futuri decreti legislativi figura l'obiettivo di garantire la sicurezza dei professionisti sanitari nello svolgimento dell’attività lavorativa.

LEA e performance
- La Delega prevede di promuovere la definizione di meccanismi premiali legati ai sistemi di valutazione e misurazione della performance, ivi compresi gli indicatori riferiti alla riduzione delle liste d’attesa.

Professioni sanitarie, la riforma in un collegato al DFP