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ASSALCO ZOOMARK

Pet in famiglia: 5 milioni in più del pre-pandemia

Pet in famiglia: 5 milioni in più del pre-pandemia
Nelle famiglie italiane vivono 5 milioni di pet in più rispetto al periodo pre-pandemia. Nelle case ci sono 9 milioni i cani e 10 milioni di gatti. Sono i loro a trainare il pet food e il pet care analizzato dal Rapporto Assalco-Zoomark 2023. Nei discount il maggiore aumento dei prezzi, l'assortimento premia gli altri canali. Analizzati i comportamenti dei proprietari attraverso le etichette di 133mila prodotti. La sicurezza alimentare del pet food nei dati del Ministero della Salute.


L'attenzione per l'animale da compagnia si riflette in un mercato che "anche in un anno difficile come il 2022, continua a registrare un andamento positivo”. Lo sottolinea Giorgio Massoni, Presidente di Assalco, l'Associazione delle imprese dell'alimentazione e della cura degli animali da compagnia, curatrice del tradizionale rapporto di settore, in collaborazione con Anmvi.  L'edizione 2023 del rapporto-  pubblicata in occasione di Zoomark (in corso a BolognaFiere fino al 17 maggio) - mette in risalto le performance commerciali del pet food e del pet care ma anche l'evoluzione della società attraverso gli acquisti per l'alimentazione e il mantenimento di 65 milioni di animali presenti nelle case degli italiani.

Il 40% delle famiglie ha un pet- La XVI edizione del Rapporto Assalco–Zoomark conta 65 milioni di animali da compagnia in Italia: erano 60,2 nel 2019, un balzo di circa 5 milioni di pet. Le stime di Euromonitor indicano che il 40% delle famiglie italiane ne possiede almeno uno.
I cani e i gatti sono circa 4,7 milioni in pù rispetto al 2019, l'anno precedente la pandemia- una emergenza caratterizzata da una maggiore propensione alla relazione affettiva con un animale da compagnia.
I cani sono attualmente stimati in 8,8 milioni (erano 7milioni nel 2019) mentre i gatti sono 10,2 milioni (erano 7,3 nel 2019).
Gli altri pet - Sono invece 30 milioni i pesci, 13 milioni gli uccelli e 3,2 milioni i piccoli mammiferi e i rettili. Tutti pet ormai assurti allo status di "animali da compagnia" come da recente classificazione legislativa nazionale, in forza del nuovo regolamento europeo di sanità animale.

Andamento generale del mercato- Secondo i dati elaborati da Circana, in Italia nel 2022 il giro d’affari dei soli prodotti per l’alimentazione di cani e gatti ha superato i 2,7 miliardi di euro. I prodotti per l’igiene, i giochi e l’accessoristica vale oltre 80 milioni di euro. Anche le lettiere per gatti, un indicatore a sè nell'analisi del mercato, registrano un trend positivo e raggiungono un fatturato di oltre 87 milioni di euro.

Alimenti per cani e gatti: un volume d'affari da 2,7mln di euro- Il pet food per cani e gatti si conferma il segmento principale del comparto. Nel 2022 ha sviluppato in Italia un giro d’affari di 2,7 milioni di euro (+11% rispetto al 2021) per oltre 673 mila tonnellate vendute (+0,8%). I prodotti per gatto sono il 54% del valore complessivo (fatturato di 1,5 milioni di euro), mentre l'alimentazione del cane copre il 46,% del mercato totale, per un valore di 1,2 milioni di euro.

Alimenti per uccelli e roditori- Cresce il mercato degli altri animali da compagnia, che nel 2022 ha fatto registrare una crescita degli alimenti, a volume, del 2,3% e a valore del 6%, sviluppando un fatturato di 13 milioni di euro nel canale della grande distribuzione organizzata. Il segmento principale è quello degli alimenti per uccelli (il 43,7% del valore e il 47,6% dei volumi). Seguono gli alimenti per roditori, in crescita del 7,7% a valore e 2,4% a volume rispetto allo scorso anno.

Sicurezza alimentare del pet food- Il Rapporto mette in luce la regolamentazione sanitaria applicata all'alimentazione degli animali da compagnia, al pari di quanto viene realizzato per gli alimenti per il consumo umano, al fine di raggiungere il massimo livello d’igiene, sicurezza e qualità.
Il Ministero della Salute predispone il Piano Nazionale di Controllo Ufficiale sull’Alimentazione Animale che garantisce sorveglianza sui mangimi. Dall'ultima relazione ministeriale emerge che il 99% dei campioni prelevati per gli alimenti per animali da compagnia è risultata conforme ai parametri stabiliti per legge.

Inflazione inedita, prezzi in crescita soprattutto nei discount- Il comparto registra la forte dinamica inflattiva osservata in tutti i settori merceologici. Uno scenario inedito, ma assorbito dalla tenuta delle vendite e dal controllo sul prezzo finale. E' nei discount che i prezzi evidenziano la maggiore crescita, moderatamente lievitati nella grande distrubuzione organizzata, mentre nel segmento specializzato (pet shop e catene) l'aumento dei prezzi risulta più contenuto. E sono sempre i discount a registrare una crescita negli acquisti, senza tuttavia deprimere gli altri canali grazie al maggior assortimento di prodotti.

Effetto inflazione: i valori crescono più dei volumi -
Gli effetti inflattivi si notano in tutti i principali canali distributivi: il valore è cresciuto più del volume di vendita.  Il divario maggiore si riscontra nel grocery, che canalizza il 59% del fatturato complessivo del pet food, (1,6 milioni di euro) e dove la spinta inflattiva è stata più marcata. L’incremento a valore è stato infatti pari al 14%, mentre a volume si è fermato allo 0,4%.
Le restanti vendite si dividono tra i petshop tradizionali - (5 mila punti vendita in Italia) che rappresentano il 24,% del mercato (673 milioni di euro di fatturato nel 2022)- e le catene petshop che valgono circa il 14% del valore totale (385 milioni di euro) e i Petshop GDO, il format distributivo più recente che ha raggiunto i 73 milioni di fatturato, il 2,6% del fatturato totale degli alimenti per cani e gatti.

I comportamenti dei proprietari nell'analisi delle etichette- Per la prima volta, il Rapporto Assalco-Zoomark approfondisce anche le principali tendenze che muovono gli acquisti di pet food. Dall’analisi delle etichette dei prodotti in commercio emerge che si applicano al pet food gli stessi gli orientamenti di acquisto dell’alimentazione umana. I principali trend delle scelte d'acquisto sono dati dai claims "ricco in", "senza"  (con riguardo alle formulazione e agli ingredienti) e "made in Italy" (origine e italianità).

L'igiene traina il pet care- Nel 2022 si riscontra un andamento positivo anche per quanto riguarda il mercato dei prodotti per l’igiene, i giochi e l’accessoristica, ovvero guinzagli, cucce, ciotole, gabbie, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia (80 milioni di euro).  A trainare questo mercato è per il 50% il segmento dell’igiene (tappetini assorbenti igienici, salviette, shampoo, spazzole, deodoranti, prodotti per la cura e la bellezza). Le lettiere per gatto, rilevate a parte, costituiscono la più importante categoria non food nel canale GDO. Nel 2022 questo mercato vale oltre 87 milioni di euro.

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