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INTERVISTA AL COMMISSARIO FERRARI

PSA: nuova visita in Italia del team Euvet

PSA: nuova visita in Italia del team Euvet
La visita degli esperti europei "sarà il momento per mostrare quanto fatto e richiedere la loro collaborazione, anche economica". Lo dichiara il Commissario straordinario alla Peste Suina Africana Angelo Ferrari. A un anno dalla comparsa della malattia nell'Italia continentale, Ferrari fa il punto su una emergenza che sta causando una perdita all’export italiano di carni suine di 20 milioni al mese.


Nell'intervista rilasciata per Professione Veterinaria  e pubblicata oggi, il Commissario alla Peste Suina Africana, Angelo Ferrari, ha fatto il punto sull'emergenza PSA e annunciato una nuova visita della task force europea in Italia. Un anno fa gli esperti europei di EUVET (EU Veterinary Emergency Team) fornivano al nostro Paese assistenza scientifica, tecnica, gestionale e pratica, a di stanza di un mese circa dalla comparsa della malattia nell'Italia continentale.

"La ricerca delle carcasse e gli abbattimenti sono attività fondamentali per controllare la PSA e per uscire dall’emergenza" dichiara. "Non possiamo fare affidamento solo sull’attività volontaria. Affidare questo compito in modo continuativo richiederà ulteriori risorse economiche". Il Commissario chiarisce che "al momento la Commissione Europea non ha ancora cofinanziato le nostre attività, ma a inizio 2023 gli esperti europei visiteranno l’Italia: sarà quello il momento per mostrare quanto fatto e richiedere la loro collaborazione, anche economica".

La lotta alla peste suina africana non è certo terminata. Secondo il Commissario, l'emergenza sta causando una perdita all’export italiano di carni suine di 20 milioni di euro al mese.  Eppure, sono consistenti le azioni  messe in campo, su scala nazionale e regionale. "A tutte le Regioni - dichiara Ferrari-  è stato richiesto uno sforzo di prelievo dei selvatici di gran lunga superiore rispetto a quello degli anni precedenti, tramite la caccia di selezione e il controllo, possibilmente con tecniche a basso impatto ambientale. A questo si affianca l’impegno a limitare ogni possibile contatto tra comunità urbane o agricole e animali selvatici, che è uno dei principali fattori di rischio per la diffusione della malattia".

Intanto, il Ministero della Salute ha diffuso il Piano di sorveglianza e di eradicazione 2023, integrato con le osservazioni della Commissione Europea ai fini del co-finanziamento delle misure nazionali.


L'intervista completa al Commissario Angelo Ferrari su Professione Veterinaria.