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Ambulatori veterinari sociali: incontro in Regione

Ambulatori veterinari sociali: incontro in Regione
Per prevenire situazioni di disagio sociale, la Regione Piemonte si appresta ad attivare gli “ambulatori veterinari sociali”. Prestazioni veterinarie di base e dotazioni strutturali minime per un servizio rivolto ai cittadini assistiti dai servizi sociali piemontesi. Gli ambulatori dovranno essere attivati dalle Aziende Sanitarie Locali entro il 30 giugno. ANMVI in Regione il 12 gennaio.

Giovedì 12 gennaio, la Regione Piemonte illustrerà il progetto “Ambulatori Veterinari Sociali” deliberato dalla Giunta Cirio il 16 dicembre scorso. All’incontro presenzieranno rappresentanti dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani. L’incontro è volto a chiarire gli ambiti trattati dalla delibera e a presentare il progetto di sviluppo e di realizzazione dell'iniziativa. Allo scopo è stata convocata anche la Federazione degli Ordini dei Medici Veterinari del Nord Ovest.
Si avvia dunque la fase operativa di un progetto “innovativo e sperimentale” che dovrà concludersi entro il 30 giugno 2023 con la realizzazione degli ambulatori veterinari sociali. L’attuazione, compresa l’emanazione di eventuali linee guida, spetta alla Direzione Sanità e Welfare.

Stimati 52mila beneficiari
- Potranno rivolgersi agli ambulatori veterinari sociali i cittadini in carico al sistema dei servizi sociali piemontesi. Comprovando la loro condizione, potranno ricorrere gratuitamente all’ambulatorio veterinario sociale per le verifiche sanitarie sui propri animali d’affezione. A carico dei servizi sociali piemontesi ci sono cittadini “fragili”, che si trovano:
- in stato di bisogno
-in condizioni di povertà o con limitato reddito
-con incapacità totale o parziale di provvedere alle proprie esigenze per inabilità fisica e psichica
-con difficoltà di inserimento nella vita sociale attiva e nel mercato del lavoro
- sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria che rendono necessari interventi assistenziali.

I servizi sociali hanno in carico 260 mila persone, “alcune delle quali sicuramente detentori di animali d’affezione, per i quali non sono sostenibili le spese di cura di trattamento sanitario”- afferma la Regione che stima la presenza di 1 cane ogni 5 residenti piemontesi ( i cani censiti all’anagrafe canina regionale sono 800 mila).

Prestazioni e dotazioni minime- Le prestazioni che gli ambulatori veterinari sociali garantiranno gratuitamente sono “interventi minimi”:
- identificazione dell'animale
- visita clinica veterinaria
- eventuali prelievi e vaccinazioni dell'animale.
Per l’erogazione di queste prestazioni, l’ambulatorio dovrà essere dotato di un locale "adibito in via esclusiva" all’erogazione del servizio, con mobilio, attrezzature e strumentazioni per l’erogazione delle prestazioni minime.

Il ruolo dei servizi veterinari- Gestendo l’anagrafe canina regionale, i servizi veterinari regionali costituiscono “un punto di accesso e di riferimento per i detentori di animali d’affezione”. In chiave sociale, le Asl potranno contare su risorse finanziarie dedicate, ripartite fra sei “aree interaziendali”. Le risorse sono utilizzabili per l’attivazione di almeno un ambulatorio veterinario sociale per area.

La ripartizione delle risorse assegnate
- Per ciascuna delle sei area interaziendali è stata individuata una Azienda Sanitaria Locale capofila alla quale saranno erogati i finanziamenti. Il totale stanziato è di 310mila euro. Alla ASL TO5 (Città di Torino) sono assegnati 85 mila euro. Alle altre cinque aree interaziendali è assegnata una quota di riparto di 45 mila euro ciascuna.
Il riparto andrà utilizzato per la messa in esercizio dell’ambulatorio veterinario, attraverso interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione, risanamento conservativo, interventi impiantistici. La quota assegnata sarà utilizzabile anche per l’acquisto di beni e attrezzature tecnico-scientifiche e per sostenere i costi di gestione e di conduzione dell’ambulatorio.

Linee guida e rendicontazione
- La Direzione Sanità e Welfare si riserva di emanare linee guida e manuali operativi per alcune prestazioni e per la risoluzione di problematiche che i servizi veterinari dovessero riscontrare a seguito dell’attivazione dell’iniziativa. Le attività degli ambulatori dovranno essere rendicontate alla Direzione regionale che effettuerà anche verifiche presso le Aziende Sanitarie sull’impiego delle risorse ripartite.

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pdfALLEGATO.PDF58.85 KB

Piemonte, ambulatori veterinari sociali entro giugno