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RADIOPROTEZIONE

Euratom e STRIMS, ANMVI chiede moratoria

Euratom e STRIMS, ANMVI chiede moratoria
Su indicazione di ISIN, l'Ispettorato per la Sicurezza Nucleare, l'ANMVI si è rivolta al Ministero della Salute per chiedere una moratoria degli obblighi e delle sanzioni previste dal recepimento nazionale della Direttiva Euratom. Moratoria fino a quando il quadro normativo applicabile non sarà chiarito e ricondotto a misura di professione veterinaria.


Il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi - dando seguito alle indicazioni ricevute per le vie brevi da ISIN -  si è rivolto al Ministero della Salute con la richiesta di attivare un tavolo di coordinamento con l'Ispettorato per la Sicurezza Nazionale che faccia luce  sulla applicabilità alla professione veterinaria del Decreto legislativo 31 Luglio 2020, n. 101 (Attuazione della direttiva 2013/59/Euratom).

Le iniziali sollecitazioni rivolte ai Ministeri competenti (Sviluppo Economico e Transizione Ecologica)  e allo stesso ISIN sono  "a tutt'oggi inevase". Da qui la richiesta al Dicastero di diretta competenza sulla professione veterinaria di farsi promotore- eventualmente anche presso le altre Autorità Competenti- di un tavolo urgente di verifica dell’applicabilità del D.Lvo 101/2020 con rappresentanti di ISIN e dei Dicasteri di riferimento. "Contestualmente chiediamo la moratoria di obblighi e sanzioni fino a quando il suddetto tavolo non avrà chiarito e proporzionato a misura di professione veterinaria"- scrive il Presidente dell'ANMVI.

In sintesi, le ragioni addotte dall'ANMVI riguardano le modalità di recepimento nazionale (D.Lvo 101/2020) della cosiddetta Direttiva Euratom, "che riversano sull’esercizio professionale dei Medici Veterinari incombenze eccedenti i termini del Legislatore UE".  Per l'ANMVI il Legislatore italiano ha trascurato di attenersi ai principi di proporzionalità (adempimenti/sanzioni in base al grado di rischio) che la Direttiva Euratom demanda alla competenza degli Stati Membri.

La normativa di recepimento nazionale risulta "sovradimensionata, farraginosa e confusa, di fatto inapplicabile per l’assoluta mancanza di rispondenza concreta alle modalità organizzative e funzionali dell’esercizio professionale veterinario in relazione alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti".

Dal 22 ottobre scorso è diventato operativo il sistema informativo STRIMS per la tracciabilità delle sorgenti di radiazioni ionizzanti. Un comunicato dello scorso mese di marzo, sempre a cura di ISIN, aveva esplicitamente menzionato le strutture veterinarie fra soggetti rientranti nel Sistema. A marzo la registrazione nello STRIMS era sperimentale, ma con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del comunicato ufficiale dell'Ispettorato sono scattati i termini di adempimento: registrazione entro 90 giorni. Nonostante le istruzioni e i video tutorial la procedura risulta tutt'altro che intuitiva.

La nuova legislazione interessa tutti professionisti sanitari e tecnico-sanitari e per questo ANMVI ha portato a conoscenza della sua iniziativa Confprofessioni.

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