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VOTAZIONE IN PLENARIA

Voto PE una responsabilità verso gli animali

Voto PE una responsabilità verso gli animali
Con il voto di oggi i parlamentari europei si assumono una responsabilità storica verso la salute degli animali di ogni specie, allevati o da compagnia. Tutta la Veterinaria europea auspica che la plenaria di Strasburgo respinga la mozione 2021/2718. Lo chiedono anche i 700mila firmatari delle petizioni nazionali e centinaia di sottoscrittori della lettera aperta di EPRUMA.

Oggi la plenaria di Strasburgo decide il futuro delle terapie antimicrobiche negli animali. Se l’Europarlamento respingerà la mozione 2021/2718 avrà scongiurato il rischio di negare l’accesso ad antimicrobici essenziali ai Medici Veterinari.

Respingere la mozione vuol dire riconoscere il principio che anche gli animali- “esseri senzienti” per il Trattato Europeo di Lisbona- hanno bisogno di essere curati con antimicrobici essenziali per guarire o per aver salva la vita. Questo principio viene invece salvaguardato dalla Commissione Europea nella sua proposta di regolamento delegato, che va a completare il nuovo quadro giuridico sui medicinali veterinari, applicabile all'Italia dal 28 gennaio 2021.

Il cuore della querelle è il riconoscimento della essenzialità di cura negli animali.  Da un lato c'è la Commissione che ammette che non possano essere di esclusivo appannaggio delle terapie umane quegli antimicrobici essenziali che rappresentano l'unica possibilità di guarigione o di salvezza per gli animali sotto le cure del Medico Veterinario.
Dall'altro lato, c'è la cosiddetta  mozione Hausling che considera "very peculiar" questa attenzione della Commissione per la salute animale; la mozione rigetta quindi la proposta di regolamento delegato e chiede la riscrittura del Regolamento 2019/6 per introdurre forti limitazioni all'accesso a scopo veterinario agli antimicrobici CIA, sulla base della classificazione dell'OMS, molto più probitiva per l'uso veterinario della classificazione Ameg proposta dall'EMA.

Una mobilitazione senza precedenti- Inaspettatamente, la mozione a luglio  ha avuto l'approvazione preliminare della Commissione ENVI (Salute e Ambiente del PE). Un errore secondo il settore, contro il quale si è mobilitata tutta la Veterinaria Europea, l'Industria e gli Allevatori.

In Italia, l’ANMVI ha raccolto più di 80mila firme rivolgendo un appello “salva antibiotici” agli eurodeputati italiani. Alla petizione hanno aderito ENPA e delegazioni cittadine di LAV. Con un position paper ufficiale la Fnovi, la Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani afferma che "se la mozione venisse approvata, verrebbe drasticamente e pericolosamente ridotta la possibilità di curare le patologie di origine batterica ma non verrebbe altrettanto ridotto il fenomeno dell'antimicrobico resistenza".

In tutta Europa, con il contributo di analoghe petizioni promosse da sigle veterinarie (Germania, Belgio, Polonia) sono state raggiunte 700 mila firme di proprietari e cittadini.
Inoltre, una lettera aperta di EPRUMA al Parlamento Europeo ha riscosso l'adesione di centinaia di sigle rappresentative della veterinaria pubblica e privata, degli allevatori, dell'industria, di organizzazioni scientifiche e accademiche di tutta Europa.

La discussione della mozione è prevista dalle ore 20 di oggi.