La Veterinaria europea si riconosce nel concetto di sostenibilità delle Nazioni Unite: un approccio integrato che tenga insieme il tema ambientale con lo sviluppo economico. Con il position paper adottato l'11 giugno Veterinarians commit to sustainable food system l'Assemblea della FVE ha sancito l'impegno di 300mila Veterinari di 39 Paesi in Europa per la sostenibilità.
Sei le aree d'azione individuate dalla FVE nel documento: one health; salute e benessere animale; sicurezza alimentare; antimicrobico-resistenza; protezione dell'ambiente; economia circolare.
Il position paper chiede alle istituzioni e agli stakeholder il riconoscimento della centralità veterinaria in questi settori.
La prima definizione di "sostenibilità" risale al 1987 e fu coniata proprio dalle Nazioni Unite (Brundtland Comission) come la capacità di "far fronte ai bisogni del presente senza compromettere la possibilità per le future generazioni di fare altrettanto". A questo fine, l'approccio ai sistemi alimentari veniva già considerato decisivo.
La FVE chiede anche coinvolgimento e collaborazione: una metrica condivisa dei problemi, obiettivi misurabili, politiche economico-fiscali adeguate e una comunicazione al consumatore che aumenti la consapevolezza sul valore di produzione alimentari sostenibili.
Alle competenze tradizionalmente ascritte alla veterinaria, il position paper aggiunge nuovi impegni emergenti come il contenimento delle emissioni derivanti dagli allevamenti e la riduzione degli sprechi anche nell'industria dell'alimentazione animale, pet food incluso.
Il position paper si propone anche come documento di riflessione e consapevolezza del ruolo veterinario "spina dorsale" della sostenibilità.
IL_TESTO_INTEGRALE_DEL_POSITION_PAPER.pdf222.26 KBVeterinarians commit to sustainable food systems