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IN GAZZETTA UFFICIALE

Cani, equidi e avvelenamenti: prorogate tre ordinanze

Cani, equidi e avvelenamenti: prorogate tre ordinanze
Le aggressioni di cani continuano a verificarsi soprattutto per cattiva gestione dei proprietari e in ambito domestico. Alcune Regioni sono inadempienti verso l'Accordo del 6 febbraio 2013: a rischio equidi, fantini e spettatori delle manifestazioni popolari. Compie un anno il Portale degli Avvelenamenti dolosi per il contrasto a comportamenti criminosi, che sono "ancora numerosi". E il Parlamento non legifera.


Con tre Ordinanze firmate il 10 agosto, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha prorogato di altri 12 mesi tre ordinanze di interesse veterinario. I tre provvedimenti, tutti in scadenza al 31 agosto 2020, vengono rinnovati senza modifiche per regolamentare l'aggressività canina, le manifestazioni popolari con equidi e l'avvelenamento doloso di animali.

Tutela dall'aggressione dei cani- La prima ordinanza di proroga mantiene in vigore tutte le disposizioni cautelari volte alla tutela dell'incolumita' pubblica, a causa del verificarsi di frequenti episodi di aggressione da parte di cani e di incidenti, "soprattutto in ambito domestico, legati alla non corretta gestione degli animali da parte dei proprietari".

L'ordinanza ministeriale rafforza quindi la prevenzione del rischio di aggressione non solo imponendo divieti e obblighi, ma intervenendo anche sulla formazione di proprietari e detentori.
Il riferimento è al "patentino", ai percorsi formativi su base volontaria disciplinati dal decreto ministeriale 26 novembre 2009, nati con l'obiettivo di "diffondere in maniera capillare su tutto il territorio nazionale la cultura del possesso responsabile degli animali".

Manifestazioni popolari con equidi - Con la seconda ordinanza in Gazzetta, il Ministero proroga le regole di impiego degli equidi, per "proseguire il censimento nazionale di tali manifestazioni al fine di completare lo studio della valutazione dei rischi relativi alla salute e l'integrita' fisica degli animali impiegati".  La proroga consente inoltre di mantenere costante l'attivita' di prevenzione,  alla luce della "sensibile riduzione" del numero di incidenti durante le manifestazioni, grazie alle norme introdotte dal 2011.

Il Ministero della Salute  rileva che non tutte le Regioni hanno ancora attuato l'art. 8 dell' Accordo 6 febbraio 2003 sulle manifestazioni popolari. Ciò determina il ripetersi, nelle manifestazioni non regolamentate, del verificarsi di incidenti che mettono a repentaglio la salute e l'integrita' fisica degli animali nonche' l'incolumita' dei fantini e degli spettatori presenti".

Sottoscrivendo l'articolo 8 dell'Accordo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano si erano impegnate ad autorizzare lo svolgimento di manifestazioni popolari solo ad alcune condizioni: a) la pista delle corse sia ricoperta da materiale idoneo ad attutire i colpi degli zoccoli degli animali sul terreno asfaltato o cementato; b) il percorso della gara, nel caso di cui alla lettera a), sia circoscritto con adeguate sponde capaci di ridurre il danno agli animali, in caso di caduta, nonchè per garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone che assistono alle manifestazioni.
Colmano questa lacuna le misure prorogate dal Ministero della Salute e quelle gia' previste a carattere generale a tutela della salute e dell'incolumita' pubblica nonche' della salute e del benessere degli equidi impiegati nelle manifestazioni popolari, pubbliche o aperte al pubblico. 

Esche e bocconi avvelenati - L'ordinanza ministeriale interviene sulla presenza e sull'uso di veleni e sostanze tossiche, utilizzate a scopo doloso o abbandonate nell'ambiente rcon pericolo per le persone, per gli animali e con danni al patrimonio ambientale e faunistico. Anche se le misure introdotte dal Ministero della Salute, e ora prorogate fino al 31 agosto 2021, hanno reso possibile un maggior controllo del fenomeno, persistono "numerosi episodi" di avvelenamenti di animali domestici e selvatici, accertati dagli Istituti zooprofilattici sperimentali Esche e bocconi avvelenati vengono accidentalmente o intenzionalmente disseminati nell'ambiente. La conferma dei divieti e delle misure in essere agevolano anche l'individuazione dei responsabili perseguibili pernalmente, "rappresentando quindi un deterrente per il perpetrarsi di ulteriori atti criminosi".

E' trascorso all'incirca un anno da quando è stato attivato il Portale nazionale degli avvelenamenti. A gennaio di quest'anno la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari ha diffuso una nota incoraggiando i Medici Veterinari a registrarsi al Portale per segnalare ogni caso sospetto.

In attesa che il Parlamento faccia una legge- Con lo strumento delle ordinanze contingibili e urgenti, il Ministero della Salute copre dei vuoti legislativi, trascurati da tutte le ultime Legislature. In Parlamento, non è mai stata incardinata una legge che disciplinasse in materia organica e permanente le materie delle tre ordinanze prorogate.


ORDINANZA 10 agosto 2020
Proroga dell'ordinanza contingibile e urgente 6 agosto 2013, e successive modificazioni, concernente la tutela dell'incolumita' pubblica dall'aggressione dei cani.

ORDINANZA 10 agosto 2020
Proroga dell'ordinanza contingibile e urgente 21 luglio 2011, e successive modificazioni, in materia di disciplina delle manifestazioni popolari, pubbliche o private, nelle quali vengono impiegati equidi al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati.

ORDINANZA 10 agosto 2020
Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati.