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TENDENZE PREVIDENZIALI

Enpav sostenibile, Mancuso: ora l'adeguatezza

Enpav sostenibile, Mancuso: ora l'adeguatezza
Fra il 2011 e il 2016, il trend demografico dei professionisti ha visto i pensionati superare gli iscritti. Non così in Enpav, dove il rapporto attivi e pensionati è fra i più virtuosi. Complessivamente, le 11 casse privatizzate tengono l'equilibrio e aumentano la spesa per il welfare attivo. Il commento del Presidente Mancuso.

Nel 2016 i pensionati veterinari si sono attestati a 6.456 unità, il 6,3% in più rispetto al 2011. Ma si tratta sempre di numeri che collocano l'Enpav- insieme alla cassa dei notai- fra gli enti di previdenza meno minacciati dal rischio di un superamento dei pensionati sui contribuenti, un rischio già corso invece da altre categorie: gli avvocati hanno rimediato con l'inserimento d'ufficio di tutti gli iscritti all'Ordine, mentre architetti e ingegneri hanno visto aumentare i pensionati del 66,7% in sei anni a fronte di un incremento degli iscritti del 4,7%. In questo rapporto- leggasi entrate e uscite- non giocano solo fattori generazionali, ma vistosi cali di reddito dovuti al calo delle prestazioni (nel caso di Inarcassa legati alla crisi dell'immobiliare).

I medici veterinari possono contare su prospettive previdenziali più rassicuranti e non solo per un rapporto pensionati-contribuenti che il Sole 24 Ore non esita a definire "virtuoso", ma anche per l'incremento dell'assistenza, una tendenza al welfare che si è fatta strada in tutte le casse (fanno eccezione Inarcassa e Notariato) e che in Epav vale un + 49% della spesa: "Abbiamo introdotto rimborsi spese per baby sitter e asili nidi, indennità di non autosufficienza aggiuntive rispetto alla pensione, tutele per le gravidanze a rischio" - spiega il Direttore dell'Ente, Giovanna Lamarca- al Sole in edicola oggi.
Inoltre, l'Enpav attiverà stage formativi retribuiti (500 euro al mese per sei mesi) destinati a laureati in corso e con voti brillanti.

Cassa per cassa, il quotidiano economico pubblica i dati di ciascuna categoria, offendo un quadro complessivo delle casse privatizzate con il decreto 509/1994, in un raffronto che va dall'anno 2011 al 2016. Sotto i riflettori, i dati di iscritti e pensionati, l'andamento delle entrate per contributi, le spese per pensioni e per assistenza/welfare.
In Enpav, il rapporto contributi e prestazioni è passato dal 2,2 del 2001 al 2,33 del 2016, mentre - per gli stessi anni- il rapporto fra nuovi iscritti e cancellazioni è sceso da 3,17 a 2,35. L'andamento ha così permesso di aumentare sempre di più lo scarto fra uscite ed entrate, rispettivamente attestate -nel 2016- a 39 e 103 milioni di euro.
Con un rapporto attivi-pensionati di 4.53 (29.218 attivi e 6.456 pensionati), l'Enpav ha prodotto un risultato d'esercizio di 54 milioni di euro, un valore in costante crescita nell'arco temporale considerato, così come in progressivo aumento è andat il patrimonio netto (553 milioni di euro nel 2016).
L'anno scorso, il patrimonio per ciascun iscritto all'Enpav è salito a 15.653 euro, mentre nel 2011 era di 10.031 euro.

Un quadro, quello della previdenza veterinaria che offre garanzie di solidità, "anche se copre un orizzonte temporale che ha interessato i baby boomers- fa notare il Presidente dell'Enpav Gianni Mancuso, secondo il quale l'attuale punteggio di 4.53 "potrà modificarsi nei prossimi anni, ma restando sempre un parametro soddisfacente per l'Enpav, che non corre il rischio del sorpasso dei pensionati". Altrettanto  consolidato è il traguardo della sostenibilità per il Presidente Mancuso, secondo il quale "il vero problema, in prospettiva, sarà l'adeguatezza delle pensioni, un parametro sul quale inizieremo a lavorare - dice- studiando le strategie più opportune per migliorarlo".

pdfI_NUMERI_DELLA_PREVIDENZA_PROFESSIONALE_IL_SOLE_24_ORE_31_LUGLIO.pdf4.53 MB