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DOCUMENTO ANMVI

IAA, Osservazioni sulle Linee Guida Nazionali

IAA, Osservazioni sulle Linee Guida Nazionali
L'Accordo Stato Regioni sulle Linee Guida Nazionali degli Interventi Assistiti con gli Animali (I.A.A.) lascia intatte le numerose criticità sollevate già a dicembre dall'ANMVI. Non valorizzato il medico veterinario esperto di comportamento animale e non correttamente ripartite le competenze fra i diversi profili dell'équipe multisciplinare.

Il varo dell'Accordo sugli IAA da parte della Conferenza Stato Regioni non sana i limiti che l'ANMVI aveva evidenziato al Ministero della Salute fin dallo scorso dicembre. Fin dalla prima bozza delle Linee Guida, il Vicepresidente Raimondo Colangeli con delega alla medicina veterinaria comportamentale, firmava per il sottosegretario Vito De Filippo e la FNOVI una nota di osservazioni e di possibili correttivi. La versione uscita il 25 marzo dalla Conferenza Stato Regioni non ha emendato i punti critici segnalati dall'ANMVI, soprattutto in fatto di competenze esclusive veterinarie.

L'ANMVI valuta favorevolmente l'iniziativa di uniformare su scala nazionale gli interventi assistiti dagli animali e di dare maggiore scientificità ad iniziative sporadiche e sperimentali, non sempre garanti del benessere dell'animale co-terapeuta oltre che, naturalmente, del paziente umano. Ma, nel merito del documento, l'Associazione ha sottolineato da un lato la mancata esplicita menzione degli ordini e delle società scientifiche veterinarie nei percorsi formativi, dall'altro ha espresso preoccupazioni sulla corretta attribuzione delle competenze professionali.

- il Medico Veterinario esperto in Medicina Veterinaria Comportamentale- Pur condividendo l'importanza dell'équipe interprofessionale, il ruolo del Medico Veterinario esperto in Medicina Veterinaria Comportamentale, merita una diversa considerazione e valorizzazione. Anche in ragione degli elenchi FNOVI ex D.M. 26 novembre 2009 (G.U. n. 19 del 25 gennaio 2010) - dovrebbe essere considerato un profilo professionale preferenziale- anche se non esclusivo- ai fini delle selezioni e del conseguimento ruolo di Medico Veterinario esperto in IAA;
- il Coadiutore dell'Animale, come prefigurato dalla bozza di documento, riveste ruoli e svolge attività che paiono eccedere l'ambito consentito dall'ordinamento vigente. A prerogative di carattere tecnico-gestionale, infatti, si affiancano attività squisitamente medico veterinarie non espletabili da personale laico, malgrado il rimando alla valutazione ex-post del Medico Veterinario IAA. Le Linee Guida arrivano invece a ricomprendere azioni di valutazione del comportamento animale e di tutela del suo benessere animale che richiedono competenze sanitarie e cliniche. A ciò si aggiunga che la responsabilità degli IAA ricade sul MV IAA;
- Scelta dell'animale- Per la valutazione di tipo comportamentale dell'animale, il MV IAA può avvalersi anche di figure non abilitate che non dovrebbero essere contemplate ("etologi, altre figure professionali e operatori anche volontari"): la circostanza, oltre ai profili di esclusiva professionale, introduce infatti un notevole grado di incertezza e di rischio sugli IAA e sugli stessi animali; inoltre, per il ruolo delicato attribuitogli dalle Linee Guida- il Coadiutore dovrebbe essere quanto più possibile in "binomio" con l'animale prescelto dal Medico Veterinario IAA, circostanza che dovrebbe rientrare nelle valutazioni del MV IAA ai fini della scelta
dell'animale, stante l'importanza della "coppia coadiutore-animale" per la riuscita degli IAA;

Infine, le Linee Guida non prevedono alcuna supervisione (né veterinaria né di altro tipo) del percorso educativo e di addestramento degli animali impiegati negli IAA. Per concludere, la nota dell'ANMVI esprimeva  perplessità riguardo a un non meglio definito "locale ad uso infermeria veterinaria" quale requisito obbligatorio per i Centri che praticano TAA (Terapie) e EAA (Educazione) con animali; oltre a non essere previsto dall'ordinamento veterinario, l'ANMVI suggeriva di disciplinarne più compiutamente i requisiti e la gestione, stante la possibile presenza di materiali e medicinali veterinari che non possono essere utilizzati e/o prescritti se non dal MV IAA.

Se alcuni aspetti di tipo attuativo potranno essere auspicabilmente corretti in sede di recepimento regionale, la corretta attribuzione di competenze abilitate e riservate alla professione di medico veterinario spetta allo Stato, pertanto la questione rimbalza di nuovo sul Ministero della Salute.