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DOPO LA SENTENZA DEL TAR

De FIlippo: iniziativa normativa per i medicinali omeopatici

De FIlippo: iniziativa normativa per i medicinali omeopatici
Dopo la sentenza del TAR e l'annullamento del decreto del ministero della salute si è aperto un tavolo di confronto tra il Ministero, l'AIFA e i produttori di medicinali omeopatici. Fulcro della diatriba l'aumento, di circa 700 volte, delle tariffe di registrazione: oltre i 20.000 euro per ogni medicinale omeopatico unitario.

Scopo del confronto sarà l'individuazione di una "posizione condivisa, sia in ordine alla semplificazione della documentazione prevista per il rinnovo delle autorizzazioni sia in ordine alle tariffe". Queste ultime sono state annullate dal TAR. A riferirlo in Commissione Affari Sociali è stato il Sottosegretario Vito De Filippo in risposta ad una interrogazione parlamentare (5-03726 Piazzoni: Ridefinizione delle tariffe di registrazione dei farmaci omeopatici)

"In esito a tale confronto- ha detto il Sottosegretario-  è stata raggiunta una posizione condivisa sotto entrambi i profili, che, auspico possa essere raccolta in una iniziativa normativa". Il rappresentante del Governo ha inoltre osservato che "la semplificazione della registrazione, che chiedono i produttori di tali medicinali, non può essere realizzata, se non interviene la modifica normativa, poiché si concretizzerebbe in una evidente deroga a quanto previsto dall'attuale normativa nazionale e comunitaria".

De Filippo ha ricostruito il contesto della vicenda, ricordando  che "attualmente, tutti i medicinali omeopatici in commercio in Italia, notificati alla data del 6 giugno 1995, potranno rimanere sul mercato, anche se privi di un formale provvedimento autorizzativo, fino al 31 dicembre 2015.  Dopo tale data, solo quei prodotti omeopatici che avranno seguito un regolare procedimento di registrazione, potranno continuare ad essere commercializzati in Italia". Con l'entrata in vigore del decreto ministeriale 21 dicembre 2012 (Aggiornamento degli importi delle tariffe e dei diritti per le prestazioni rese a richiesta ed a utilità dei soggetti interessati), si è proceduto all'aggiornamento delle tariffe vigenti e alla determinazione di quelle relative a prestazioni non ancora tariffate.  In particolare, per i medicinali omeopatici, dette tariffe sono state istituite «ex novo», equiparandole, per ragioni di equità ed analogia, a quelle previste per i medicinali tradizionali di origine vegetale.

Se non che, con  la sentenza n. 4650/2013, emessa in data 5 febbraio 2014, il TAR del Lazio ha accolto il ricorso dell'associazione di categoria delle aziende produttrici di prodotti omeopatici proposto avverso il decreto ministeriale del 21 dicembre 2012, ed inerente sia le domande relative al rinnovo dei medicinali omeopaticigià in commercio, ai sensi delle disposizioni transitorie, sia le tariffe dovute in sede di registrazione semplificata. "La sentenza ha annullato il decreto ministeriale 21 dicembre 2012, limitatamente alle tariffe inerenti i medicinali omeopatici sottoposti a registrazione semplificata, ritenendolo illegittimo perché in contrasto con quanto stabilito dalla normativa primaria. Il TAR ha precisato, altresì, che l'illegittimità investe anche la determinazione delle tariffe per il rinnovo dell'autorizzazione dei medicinali omeopatici già autorizzati all'immissione in commercio per legge"- ha concluso il sottosegretario.

Novità in materia di disponibilità dei medicinali veterinari omeopatici sono contenute nella recente proposta di Regolamento dei farmaci veterinari ufficializzata dalla Commissione Europea a settembre.

Reperibilità dei medicinali omeopatici e antroposoficiReperibilità dei medicinali omeopatici e antroposofici