E' stata anticipata di una settimana la riunione indetta dal ministro Zaia con i rappresentanti dell'UNIRE e quelli delle società di corse degli ippodromi. Stato di agitazione dopo la conferma della decisione di UNIRE di spostare le corse degli ippodromi di Roma e Milano in altra sede. Incontro in via XX Settembre il 17 febbraio. "Ci aspettiamo, da chi oggi si trova a gestire il comparto ippico italiano, la stessa serietà che per primi abbiamo dimostrato mantenendo le promesse fatte e stanziando, nei tempi stabiliti, un finanziamento da 150 milioni di euro per il rilancio del comparto. Il profondo processo di rinnovamento avviato richiede senso di responsabilità, disponibilità al confronto e al dialogo e considerazione attenta delle ragioni di tutte le componenti del settore. Soltanto a partire da questi presupposti possiamo rifondare l'ippica dalla base, ed è per questo che ho scelto di convocare un incontro per la prossima settimana".
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia annuncia così che mercoledì 17 febbraio, presso la sede del Ministero in via XX settembre 20, alle ore 13.00 riceverà i rappresentanti di UNIRE e quelli delle società di corse degli ippodromi, in stato di agitazione dopo la conferma della decisione di UNIRE di spostare le corse degli ippodromi di Roma e Milano in altra sede. Conferma arrivata nonostante la mediazione tentata dallo stesso Ministro nei giorni scorsi, con la iniziale convocazione di un tavolo di confronto per il 23 febbraio.
"Abbiamo scelto di anticipare quell'incontro - conclude Zaia - perché seguiamo sempre con attenzione ogni questione riguardante un comparto, qual è l'ippica, potenzialmente strategico e che può diventare volano di nuove importanti opportunità di sviluppo".
L'Unire ha chiesto a tutti gli ippodromi di continuare la propria attività - fino al rinnovo della convenzione - alle condizioni vigenti, "in ragione dei vincoli di bilancio che non consentono aumenti a favore delle società di corse, se non a danno di altre voci altrettanto importanti quale quella relativa al montepremi; alcuni ippodromi non hanno ritenuto di accettare la proposta così formulata, con ciò costringendo l'Ente a toglierli dalla programmazione nazionale, giacché non è immaginabile che si svolgano corse in impianti non legati contrattualmente all'Unire".
Il Consiglio dell'Unire, esaminato in questi giorni, lo schema di bilancio preventivo per il 2010, ha confermato la linea strategica dell'Ente "che non può prescindere dallo slittamento parziale nel tempo del recupero dei debiti pregressi e dal privilegiare gli investimenti per il rilancio dell'ippica".