SPERIMENTAZIONE ANIMALE, UOVA E LETAME IN FACOLTA'
Blitz animalista alla facoltà di Veterinaria dell'Università di Bologna, a Ozzano: incappucciati lanciano uova e letame in un'aula. I sei o sette hanno interrotto il «Corso introduttivo alla sperimentazione animale». Il Preside, Santino Prosperi: "atto gravissimo".
Blitz animalista alla facoltà di Veterinaria dell'Università di Bologna, a Ozzano. Il blitz si è verificato a metà mattinata, lunedì scorso: in sei o sette, incappucciati, sono entrati nella Facoltà e hanno lanciato uova, pomodoro e letame all'interno di un'aula in cui si stava tenendo un corso di sperimentazione animale. «Uova, escrementi - spiega il preside della facoltà, Santino Prosperi - sono state lanciate sulla cattedra, contro i due docenti che stavano facendo lezione e anche in giro per l'aula, che è stata sporcata e rovinata. Abbiamo già fatto la denuncia ai carabinieri e chiamato l'impresa di pulizia».
«E´ un atto gravissimo, fortunatamente non si è fatto male nessuno - dice il preside di Veterinaria Santino Prosperi - spero non la passino liscia».
Sul posto non è stato trovato nessun volantino di rivendicazione, dicono i carabinieri, né sarebbero stati scanditi slogan durante l'azione: gli attivisti hanno agito in silenzio e fulminei, dandosi poi precipitosamente alla fuga.
Il corso preso di mira dagli animalisti («Corso introduttivo alla sperimentazione animale») si svolgeva in aula Gherardini: rientrava in una tre giorni (quello di oggi era l'ultimo appuntamento dopo quelli del 22 giugno e 8 luglio tenuti a Farmacologia) organizzata dalla Facoltà di Veterinaria e dal dottorato di ricerca in «Biotecnologie, farmacologia e tossicologia», in collaborazione con Aisal (Associazione italiana per le scienze degli animali da laboratorio).
Scopo del corso (aperto a studenti ma anche a stallieri, tecnici di laboratorio e ricercatori), era, si legge sul sito dell'Ateneo, fornire un «punto di partenza per tutti coloro che, operando con animali da esperimento (da laboratorio e non), hanno la necessità di ricevere una formazione introduttiva specifica nel settore della sperimentazione animale». I Carabinieri hanno sequestrato i resti dei «lanci». Poi è iniziata la pulizia.
«Sono arrivati come furie dalla porta che era aperta - spiega a Repubblica la professoressa Monica Forni, una delle relatrici, che era seduta in prima fila al momento del blitz - in aula c´erano una trentina di persone. Hanno iniziato subito a lanciare di tutto, poi appena ho preso in mano il cellulare facendo il gesto di fotografarli sono scappati via. Ovviamente hanno colpito anche me. Fino ad ora erano state fatte delle scritte fuori dalla facoltà, ma mai una cosa del genere. E´ un attacco fuori luogo - conclude la professoressa - visto che le finalità del corso erano proprio indirizzate a trattare quegli argomenti volti alla riduzione del numero di animali utilizzati per la ricerca. Peccato che queste persone non si vogliano mai mettere a un tavolo per discutere».